Venerdì 19 Aprile 2024

Regolarizzare la prostituzione non è un tabù

Bologna, 27 gennaio 2015 - La nostra legge non finisce mai di stupire. A Rimini i carabinieri hanno fatto irruzione in alcuni residence sorprendendo le lucciole con i loro clienti. Tutti denunciati. C’è gente che denuncia da anni di trovare davanti al cancello di casa profilattici e fazzoletti e gli viene risposto che non si può far nulla. Perché perseguire chi fa sesso in locali chiusi? In Italia si viaggia contromano.  Riccardo Ducci, Rimini

risponde Beppe Boni, vicedirettore de Il Resto del Carlino

I carabinieri hanno fatto il loro mestiere probabilmente in seguito a una segnalazione che non possono ignorare. E’ la legge sulla prostituzione ad essere ormai fuori dal tempo. Quando è nata poggiava su ragioni concrete, oggi va ripensata. Non è la prima volta che affrontiamo l’argomento.

Lettere come la sua confermano che si tratta di un tema molto sentito e su cui il sentimento comune è orientato a cambiare strada. Se si tassano i prodotti cinematografici ed editoriali a contenuto pornografico, se i sexy shop pagano le tasse regolarmente, non si offende la morale regolarizzando e tassando la prostituzione. Se il sesso fa parte del mercato vale per ogni attività ad esso collegata. E sul degrado dovuto a certe frequentazioni non è vero che non si possa fare nulla. Bisogna insistere affinchè la polizia locale prema sui controlli. Problema risolvibile.

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