Martedì 16 Aprile 2024

Riforme, Grasso: "Io giudice imparziale". Scontro Renzi-Grillo

Il leader M5S: "Questo si chiama colpo di Stato". E il premier replica: "Caro Beppe, il tuo è un colpo di sole". Il presidente del Senato si dice "indignato" dal duro scontro politico di questi giorni

Il presidente del Senato Pietro Grasso (Ansa)

Il presidente del Senato Pietro Grasso (Ansa)

Rispetto a quello che è successo ieri in Senato... Ecco la nostra risposta: http://t.co/wwYApWCTJh

— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 25 Luglio 2014

Poco dopo è arrivata la risposta del premier: "Riforme: dice Grillo che il nostro è un colpo di stato. Caro Beppe: si dice sole. Il tuo è un colpo di sole!", ha twittato Renzi. E accompagna il messaggio con due hashtag: #noalibi, #sidicesole.

Grillo non molla e  prosegue a suon di tweet la polemica replicando all'ultimo post del premier con il nuovo hastag #sidiceP2, e scrive: "Si dice sole? No, si dice P2". Il tweet è accompagnato da una foto dei Blues brothers con il fotomontaggio dei volti di Renzi e Berlusconi. 

Il premier aveva gia twittato in mattinata replicando alle critiche di chi si oppone al ddl Boschi.  "Dopo 4 voti in Parlamento" sulle riforme costituzionali, "faremo referendum. Perché le opposizioni urlano? Di cosa hanno paura? Del voto degli italiani? #noalibi".

GRASSO: "INDIGNATO" - A proposito dei tempi dell'ostruzionismo e del contingentamento il presidente del Senato si è detto "indignato dal duro scontro politico di questi giorni". "Non è questa l'immagine che la politica e questa istituzione in particolare, deve dare al paese". E poi si difende: "Come presidente ho ben chiaro il mio ruolo di garante sia della maggioranza che delle opposizioni, e continuerò ad operare in tale senso. So bene, per esperienza, che il ruolo del giudice imparziale è tra i più esposti a critiche ma questo non ha mai intaccato la mia terzietà prima e non lo farà neanche ora". La terza carica dello Stato non cerca lo scontro ma si difende dalle accuse di mancanza di imparzialità rivoltegli dal Pd dopo la decisione di consentire il voto segreto su alcuni emendamenti: "Il regolamento non lascia alcun margine di interpretazione prevedendo - sottolinea il presidente del Senato - che, su richiesta di 20 senatori, sono effettuate a scrutinio segreto le deliberazioni".

RENZI, MEGLIO VOTO PALESE - "Sarebbe più giusto avere un atteggiamento di serietà e votare alla luce del sole. Era la posizione di tutti, poi c'è chi ha cambiato idea... ma il voto segreto non mi preoccupa", Matteo Renzi ieri sera da Alan Friedman ha ribadito che la maggioranza terrà, ma anche se andasse sotto al Senato, si correggerebbe alla Camera. 

Il premier ha spiegato di essere "contro la dittatura della maggioranza, ma anche contro quella della minoranza". E ancora: "L'ostruzionismo è il tentativo di buttare tutto per aria, ma con tutti gli strumenti del regolamento porteremo a casa le riforme. Grasso decida se utilizzare questi strumenti e come".

DISTINGUO DI MAIO -  Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, esponente Cinque Stelle, lancia la sfida:''Ci ripensino, aprano sui temi importanti come il Senato elettivo, l'immunità parlamentare, la riduzione dei deputati e dei loro stipendi e noi ci saremo''.