{{IMG_SX}}Rimini, 4 giugno 2008 - Una scelta fatta in casa, una scelta che ha obiettivamente sorpreso tutti. Elvio Selighini, classe ’55 nativo di Novafeltria, è il nuovo allenatore del Rimini. Dopo aver bussato alla porta di Costacurta (il suo ingaggio era troppo elevato) e dopo aver corteggiato Galderisi i dirigenti biancorossi sono tornati sui propri passi guardando in casa propria.

 

Per Selighini, che questo pomeriggio verrà presentato a casa Cocif , non sarà la prima volta sulla panchina biancorossa. Ma andiamo con ordine per ricostruire la carriera calcistica del successore di Leonardo Acori. Selighini si presenta in piazzale del Popolo nell’ormai lontanissimo 1982 per poi lasciare il settore giovanile riminese nel 1988. Un arrivederci al Rimini, ma non al calcio perchè il tecnico di Novafeltria — prof di Economia al liceo economico di Santarcangelo (ora chiederà l’aspettativa) — si siederà prima sulla panchina del Rivazzurra, poi per tre stagioni su quella della Santarcangiolese in serie D e per due su quella della Vadese.

 

E’ il 1997 quando Selighini ritorna in biancorosso, sempre sulle panchine del settore giovanile, dagli Allievi Regionali alla Berretti. Nella ricostruzione c’è da ricordare quelle quattro gare nelle quali il tecnico si è seduto anche sulla panchina della prima squadra. Nella stagione ’99-2000, quella nella quale il Rimini ha chiuso al terzo posto della classifica. Alla penultima di campionato arrivano le dimissioni di Marco Alessandrini e a guidare il Rimini ai playoff viene chiamato proprio Selighini. Il tecnico nell’ultima giornata batte il Tempio, poi nella semifinale playoff stende il Teramo (0-1 in Abruzzo, 3-0 al ‘Neri’), prima della finale unica con la Vis Pesaro di Arrigoni sul neutro di Arezzo. Tutti sanno come finì quella gara (in C1 ci arrivò la Vis grazie al gol di Ortoli). Ora la sfida di Selighini in biancorosso può ricominciare.