{{IMG_SX}}Rimini, 16 ottobre 2008 - La chiesa lo aveva sospeso a divinis, ma lui continuava a comportarsi apparentemente come se nulla fosse. E grazie a questo ruolo avrebbe abusato sessualmente di un ragazzino di 13 anni. Abusi pesanti e ripetuti lungo un anno intero, forse consumati anche con la scusa di cacciare spiriti maligni. Lunedì questo 'religioso' sudamericano trentacinquenne è stato arrestato dagli investigatori della squadra mobile di Rimini nella casa del forese dove viveva.

 

La brutta esperienza per il ragazzino del Riminese vittima del pedofilo era iniziata nel maggio del 2006 quando con la sua famiglia era andato a fare un pellegrinaggio a Medjugorje. Era uno dei soliti viaggi di fede al santuario della Madonna che il sacerdote straniero frequentava come guida. In quell’occasione la ‘tonaca’ e la famiglia del ragazzino, dove tutti i componenti erano molto devoti, familiarizzarono parecchio. E una volta tornati a casa lui divenne una sorta di guida spirituale, tanto è vero che andava spesso a trovarli. Gli era capitato più di una volta di trovarsi solo a casa con il ragazzino e, secondo le indagini degli agenti della mobile, piano piano sarebbe riuscito a conquistare la fiducia del tredicenne.

 

Tanto che il ragazzino avrebbe lasciato che l’uomo lo molestasse sessualmente anche in modo molto pesante. Non è escluso che abbia pronunciato proprio in quelle occasioni degli esorcismi per rendere più giustificabile il suo comportamento. Le visite molto particolari del ‘padre spirituale’ si sarebbero protratte quasi un anno fino a che il ragazzino aveva trovato il coraggio di confidarsi con i genitori. E loro non avevano esitato a denunciare l’episodio alla polizia.

 

Delle indagini della procura era stata naturalmente informata anche la Curia che da parte sua aveva confermato che lo straniero era stato sospeso a divinis anni addietro perchè non avrebbe rispettato i precetti del suo ordine. Queste le motivazioni anche se non è affatto escluso che la sua figura fosse già al centro di sospetti.
Nel frattempo l’indagine è andata avanti e il ragazzino è stato sentito dal giudice in un incidente probatorio.
Il prete indagato di abusi sessuali ha nominato come proprio consulente il professor Alessandro Meluzzi. Proprio cone aveva fatto don Gelmini.

 


Probabilmente su questo episodio come su altri simili si è concentrata anche l’attenzione dell’osservatorio contro le sette particolarmente attivo nel Riminese. L’accusa per lui, che ora si trova nel carcere di Rimini parla di violenza sessuale aggravata, per la giovane età della sua vittima e per il ruolo di tutore che l’accusato aveva nei suoi confronti.