{{IMG_SX}}Rimini, 11 febbraio 2009 - La lista è numerosa, qualcosa come 18 città promosse, pronte a ospitare le partite del campionato mondiale di baseball che si terrà nella tarda estate. E tra queste, al momento, Rimini non c’è. Verranno coinvolte piazze che il baseball di vertice non l’hanno mai visto, come ad esempio Chieti e Vicenza, ci sarà la piccola Godo e non Rimini, nonostante gli 11 scudetti e le 3 Coppe del Campioni conquistate.

 

Il veto è dovuto all’inadeguatezza dello stadio, un diamante venuto alla luce nel ’73 che, 36 anni dopo, avrebbe oggettivamente bisogno di una bella ‘rinfrescata’. Diversi gli interventi necessari, non più procrastinabili. "Le priorità – spiega Cesare Zangheri, da una vita presidente e patron del ‘batti e corri’ riminese – nell’ordine sono: impianto di illuminazione, tribuna, che ormai è fatiscente, cuscini e materassi di gommapiuma lungo il muro di recinzione. Il terreno di gioco invece va bene, così come la ‘club house’ non si discute. E’ già da un po’ che ne parlo con l’amministrazione comunale, il problema esiste ed è grosso".
 


Ma ci sono le possibilità concrete che qualcosa si muova? "Noi siamo propensi a mettere a posto lo stadio e le risorse economiche ci sono – assicura l’assessore allo sport Donatella Turci –. E’ chiaro che per fare tutto ci vorrebbe almeno un milione di euro e non disponiamo di quella cifra. A disposizione abbiamo 300mila euro, con quei soldi interverremo sulla struttura, sulle norme di sicurezza". E i piloni della luce? Sembra quello l’intervento più urgente da fare… "Per adesso non ce la facciamo, non riusciamo proprio a intervenire", ribatte l’assessore.

 

"Entro maggio – fa sapere il presidente federale Riccardo Fraccari – verranno fatte nuove ispezioni agli impianti, per quella data non è escluso che qualcosa possa cambiare". D’altronde la Fibs e il comitato organizzatore si riservano di aggiungere altre due città, Rimini e Milano, tra quelle un tempo candidate che oggi non sono formalmente in grado di rispettare le prescrizioni tecniche della federazione internazionale. Insomma, ci sarebbe ancora tempo per non perdere il treno dei Mondiali, una manifestazione che nel ’78 fece registrare dei clamorosi ‘pienoni’ allo stadio dei Pirati, con 4-5mila persone in occasione delle partite più appetitose (ricordiamo Giappone-Usa e Italia-Nicaragua, con la gente abbarbicata un po’ ovunque).

 

"A maggio dovremmo essere a posto – è l’ottimistica previsione di Donatella Turci –. Inizieremo con uno stanziamento di 150mila euro, poi verranno investiti anche gli altri soldi. Però le torri faro restano escluse". I Mondiali sono dietro l’angolo, ma nel 2010 il campionato italiano di A1 cadrà sotto l’egida della Major League, la lega pro statunitense che investe nel nostro baseball. E senza stadio ‘adeguato’ saremo fuori dai giochi.