{{IMG_SX}}Rimini, 19 giugno 2009 - Maurizio Focchi è stato riconfermato presidente di Confindustria Rimini, incassando la fiducia degli associati durante l'assemblea degli imprenditori romagnoli che si è svolta questa mattina a Riccione, alla presenza della numero uno nazionale, Emma Marcegaglia.

La produzione è in calo, come in calo sono gli ordini interni e quelli esteri. - ha detto Focchi - ma i germogli di ripresa per le aziende riminesi ci sono e si vedono già da giugno. L’indagine dell’ufficio economico di Confindustria tra gli associati, infatti, rivela una prospettiva positiva nelle imprese rivierasche.

Il 44,90% degli intervistati annuncia un calo nella produzione di maggio, ma solo il 24,49% le prevede anche in giugno. Gli ordini interni sono indicati in calo in maggio dal 42,86% degli intervistati, solo il 24,49% li prevede in calo anche in giugno. Il 21,43% giudica in discesa gli ordini esteri (sempre in maggio) ma la percentuale si abbassa a 12,24% per gli ordini di giugno.

Focchi ha poi voluto elencare gli otto punti deboli dell’economia riminese e quelli forti, punti che potranno poi essere consegnati nelle mani del prossimo presidente della Provincia, dopo il ballottaggio di questo week- end.
Elencando le debolezze del territorio, Focchi parte proprio dalla burocrazia statale e locale che “non sta al passo con le esigenze dell’economia”. Un esempio sono i nuovi siti produttivi previsti già nel Ptcp approvato nel 1999 e poi confermati in quello approvato nel 2008, “che non sono ancora in fase di realizzazione”.

A livello di infrastrutture, “manca la terza corsia dell’autostrada, la variante alla statale 16 non sarà pronta prima di 10 anni almeno”. L’aeroporto va potenziato, mancano i poli tecnologici e di ricerca, le banche non danno sufficiente sostegno alle imprese: “in una nostra recente indagine risulta che il 78,95% delle imprese che hanno risposto al questionario registra un razionamento del credito nel mese di maggio”.

Tra le note positive, che sono otto come le negative. A Rimini c'è una diffusione capillare della piccola, media e
grande impresa "con imprenditori di grande valore e inventiva", dice, e con un ruolo manifatturiero molto importante.Proprio loro hanno visto crescere la vocazione all'export: negli ultimi anni e a partire dal 2006 sono passate da un fatturato di 1.088 milioni di euro a uno di 1.457 milioni di euro con una percentuale di incremento del 33,9%.

L'industria dell'ospitalità è declinata in tutte le forme d'accoglienza, maestranze, tecnici, dirigenti e professionisti sono "molto ben preparati e motivati" li loda Focchi. C'e' l'Universita', c'e' la Fiera, ci sono i palazzi dei congressi di Rimini e Riccione e i centri termali. Gli istituti di credito locali cercano si essere vicini alle esigenze del territorio.

In questi anni, dice ancora il presidente durante la sua relazione, si e' lavorato per innovare. "Ora il Piano Strategico promosso dalla Provincia, dal Comune, dalla Camera di Commercio e dalla Fondazione Carim, con la
partecipazione di tutte le categorie e soggetti sociali, e' nella fase di elaborazione finale in modo che il prossimo autunno possa finalmente diventare la bussola per orientare le iniziative di sviluppo del territorio".

Vedere che in un territorio "il cambiamento non e' piu' solo la cultura di pochi, ma sta diventando il paradigma della maggioranza dei cittadini, degli imprenditori, delle forze politiche e degli amministratori, consente di guardare al futuro con fiducia" conclude rivolto alla sua platea.

 "Malgrado la crisi - ha dichiarato Emma Marcegaglia - le imprese italiane hanno lasciato a casa meno lavoratori rispetto alle colleghe d'oltre confine". "Il tasso di disoccupazione chiaramente aumenterà", i dati dimostrano "che ci sarà un chiaro peggioramento". Obiettivo per il presidente è quindi arginare il peggioramento". Perché "se i dati sono tali - prosegue Marcegaglia - sono problematici, ma lontani ancora dai livelli degli anni '80 e '90". "Per evitare di colare a picco - conclude - occorre dare risposte significative in tema di ammortizzatori sociali"