Tassa di soggiorno 2013 non versata al Comune: venti albergatori indagati

Dopo la querela, alcuni hanno provveduto a versare quanto dovuto. L’indagine verrà estesa anche ai versamenti 2014

Rimini, spiaggia e lungomare a Marina Centro (Foto Pasquale Bove)

Rimini, spiaggia e lungomare a Marina Centro (Foto Pasquale Bove)

Rimini, 30 marzo 2015 - Una ventina di albergatori riminesi indagati dalla Guardia di Finanza per appropriazione indebita, ossia per non aver versato al Comune la tassa di soggiorno pagata dai turisti.

L’indagine, che al momento riguarda il 2013 ma si estenderà anche al 2014, è coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani ed è condotta dal reparto aeronavale della Gdf.

È stato l’ufficio tributario del Comune di Rimini a presentare denuncia nei confronti degli albergatori che pur incamerando il pagamento della tassa di soggiorno da parte del turista, come risulta dalla documentazione, non ha poi provveduto a girarla nelle casse pubbliche. Gli importi non versati dagli hotel vanno da un minimo di 8.000 ad un massimo di 25.000 euro.

Alcuni albergatori, dopo aver appreso di essere indagati, hanno provveduto al trasferimento delle somme all’ufficio tributario in cambio della remissione di querela.

Il comune di Rimini ha introdotto la tassa di soggiorno a decorrere dall’1 ottobre del 2012. L’imposta è graduata con riferimento alla tipologia della struttura ricettiva definita dalla normativa regionale, varia da un minimo di 0,50 euro a 1,50 euro per i 3 stelle, al massimo di 3 euro per i 5 stelle.