"Pericolo terrorismo sulle spiagge". Rimini in rivolta

La notizia sul sito della ‘Bild’: «Kamikaze travestiti da ambulanti»

Venditori ambulanti (archivio)

Venditori ambulanti (archivio)

Rimini, 20 aprile 2016 - "Terror an unseren Ferien-Straenden geplant!» ‘Pianificato il terrore sulle spiagge delle nostre vacanze’. Allarme terrorismo lanciato con grande rilievo dall’edizione online della Bild Zeitung, il più diffuso tabloid tedesco. Con tanto di fotomontaggio da paura: turisti al mare e sulla sabbia inquadrati nel mirino di un bazooka. Allarme sommerso da un mare di risate dagli operatori turistici della Riviera, insieme alle smentite a livello nazionale del ministro Alfano e del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della repubblica). «Kamikaze travestiti da ambulanti, per avvicinarsi senza destare sospetti, pronti a farsi esplodere e colpire le spiagge più affollate d’Europa», scrive Bild, secondo la quale gli obiettivi dei terroristi sarebbero gli arenili di Italia, Spagna e Francia del Sud. Il giornale cita il servizio segreto tedesco (GeheimDienst) sostenendo che avrebbe contattato quello italiano. Immediata la smentita dell’intelligence italiana: «Nessun allarme terroristico specifico, non risultano informazioni di questo genere».

L’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, spiega già in mattinata di aver «interessato immediatamente la presidente di Enit, Evelina Christillin», per chiederle di «attivarsi con il Governo e col ministro Dario Franceschini affinché al più presto possa essere emanata una nota a tutte le agenzie tedesche, oltre che ai consolati e alle ambasciate, che possa smentire questa assurdità».

Quella pubblicata da Bild, rincara la dose Corsini, è «una notizia vergognosa, ingiustificata e inaccettabile, e soprattutto priva di qualsiasi fondamento: una vigliaccata». Corsini si dice certo che «grazie alle nostre campagne promozionali (un milione di euro sui mercati germanici nel 2016, ndr) nonostante l’allarmismo attivato dal quotidiano Bild, tanti turisti tedeschi la prossima estate verranno a passare le loro vacanze sulle nostre spiagge». Ironico il commento all’articolo della Bild viene dal presidente regionale di Federalberghi: «Probabilmente chi ha scritto l’articolo – attacca Sandro Giorgetti – o chi ha informato il giornalista, era reduce da Vinitaly dove non si è risparmiato in degustazioni dei nostro vini dop». «Alle sparate della Bild siamo abituati – commenta il presidente dei bagnini di Oasi Confartigianato, Giorgio Mussoni –, non mi meraviglia. Non ci crediamo noi, non ci credono i tedeschi. Anzi, a me pare pubblicità gratuita, chissà che non ci porti più turisti». «Davvero hanno scritto questo? Mi sembra eccessivo – commenta Andreas English, giornalista e scrittore, già vaticanista di punta e corrispondente dall’Italia per tantissimi anni della stessa Bild Zeitung –, chissà gli albergatori a Rimini come saranno arrabbiati».