'Al méni', due giorni di gusto sotto la regìa di Bottura

Il 18 e il 19 giugno, sotto un gigante tendone montato in piazzale Fellini, 24 chef si esprimeranno in piatti originali

Lo chef Massimo Bottura davanti a La Francescana (Fiocchi)

Lo chef Massimo Bottura davanti a La Francescana (Fiocchi)

Rimini, 5 maggio 2016 - Il circo dei sapori e delle eccellenze emiliano romagnole torna a montare la sua tenda. Il 18 e il 19 giugno a Rimini si rinnoverà l’appuntamento con «Al méni» (ovvero «Le mani», dal titolo di una poesia di Tonino Guerra), l’evento enogastronomico nato da un’idea di Massimo Bottura e del Comune di Rimini, presentato oggi al Mercato del Suffragio di Milano. Lo chef pluristellato modenese sarà appunto il ‘regista’ di un grande incontro di saperi e di sapori, dedicato in particolare alle eccellenze dell’Emilia Romagna, che vanta un paniere di 43 prodotti Dop e Igp.

Il circo mercato avrà il suo cuore proprio in un tendone di 1500 metri quadrati (e 44 metri di diametro), che verrà montato in piazzale Fellini, di fronte al Grand Hotel: all’interno, su questa particolare ‘pista’, dodici chef emiliano romagnoli e altrettanti giovani cuochi internazionali in grande ascesa (dell’associazione Chef to Chef), cucineranno a vista piatti originali, che uniranno i nostri eccezionali prodotti tipici con la cucina internazionale.

Il pubblico potrà assaggiare questi piatti acquistando un coupon da 5 euro: lo scorso anno sono state 70.000 le presenze e 30.000 i piatti serviti. Attorno al circo, speciali punti di street food interpreteranno la cucina da strada con i miglior ingredienti emiliani e romagnoli, dagli hamburger di mora romagnola alle piadine, alla birra e al gelato artigianale. Sul lungomare, fino al porto, verrà allestito un vero e proprio mercato delle eccellenze, un percorso del gusto tra piccoli e grandi produttori agricoli, presidi Slow Food e mercati della terra. Nello spazio Matrioska saranno riuniti artigiani e designer del territorio, con la loro creatività e manualità. In più si terranno laboratori sulla panificazione antica, e Slow Food (che a Rimini celebrerà il suo trentennale) metterà a disposizione anche un ‘personal shopper’ per portare tutti alla scoperta dei prodotti tipici. Evento nell’evento, domenica 19, al mattino, il giardino del Grand Hotel si aprirà per un déjeuner sur l’herbe, un picnic a cura di Claudio Di Bernardo, chef dell’albergo caro a Fellini, in collaborazione con Massimo Bottura e i cuochi di Al méni.

Alla presentazione milanese hanno partecipato, con Bottura, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli, Enrico Vignoli, segretario di Chef to chef Emilia Romagna, Daniele Buttignol, segretario e direttore generale di Slow Food Italia, e Raffaella Donati, presidente di Slow Food Emilia Romagna.

«L’ispirazione per Al méni mi è venuta cucinando sotto un tendone a Marsiglia – ha sottolineato Massimo Bottura -. Ho pensato che la qualità degli ingredienti si può unire alla qualità delle idee. I giovani chef che vedremo all’opera sono il futuro, amano i nostri prodotti e possono farli amare nel mondo. Nella terra ci sono le radici, la tradizione, la qualità: e i grandi cuochi devono andare in cucina con le mani sporche di terra». «La via Emilia è un filo di perle: immaginate che diventi uno scivolo che porti verso il mare tutte le eccellenze e l’anima di questa terra. Così vogliamo che sia Al méni», ha detto Andrea Gnassi.