Mercoledì 24 Aprile 2024

Anziano sotto processo: "Ho sparato al rapinatore per difendere mia moglie"

Il caso, intanto il bandito gli ha fatto anche causa

Foto d'archivio

Foto d'archivio

Rimini, 18 dicembre 2014 - Ha sparato al rapinatore che era entrato in casa sua e aveva preso la moglie come ostaggio. Valerio, 65 anni, è ora sotto processo per lesioni, aggravate dall’uso dell’arma, e come se non bastasse anche il malvivente, un 22enne dello Zambia, gli ha chiesto i danni. Spera che i suoi avvocati, Mattia Lancini e Moreno Maresi, riescano a dimostrare che non voleva colpire nessuno. Ma questo è niente in confronto al fatto che da tre anni si sveglia ogni notte per guardare dietro le porte.

Come è andata quella notte?

«Sono uno che si sveglia facilmente, e quando ho sentito dei rumori mi sono alzato e sono andato a controllare nelle varie stanze. Lui era nascosto dietro una porta. Una figura lunga e nera. In quel momento mi è venuto meno il fiato, non riuscivo nemmeno a parlare. Quando ci sono riuscito, gli ho chiesto cosa faceva lì e gli ho detto di andarsene. Ero terrorizzato».

Poi è arrivata sua moglie?

«Si, ha sentito le urla ed è corsa. Era spaventata a morte, e ha cercato di afferrare il telefono per chiamare la polizia. Ma lui non voleva andarsene (il giovane aveva appena messo a segno un altro colpo in una casa vicina e le forze dell’ordine lo stavano cercando, ndr) e ha cercato di impedirle di telefonare. L’ha afferrata e non la lasciava andare, così sono corso a prendere il fucile.

Gli avrebbe sparato sul serio?

«No, volevo solo spaventarlo, volevo che se ne andasse da casa nostra. A quel punto ha preso mia moglie e l’ha trascinata oltre la porta e il suo piede è rimasto schiacciato in mezzo. Quando l’ho vista a terra e il sangue che scorreva, non ci ho visto più. Ho sparato, ma ho sparato in aria, questo è sicuro. Se avessi voluto colpirlo sul serio, sarebbe finita molto peggio. Lui però nella confusione era già balzato sopra al cancello, ed è rimasto ferito a un piede».

Da quel giorno cosa è cambiato per voi?

«E’ cambiato tutto, la nostra vita non è più quella di prima. Mia moglie ha rischiato di perdere due dita del piede ed è stata un mese in carrozzina. E poi la paura, quella ci è rimasta dentro e non credo se ne andrà più. Dal giorno in cui quel ragazzo è entrato in casa nostra, ci svegliamo ogni notte. Io mi alzo e comincio a girare per le stanze, e guardo dietro le porte. Ci ha rovinato la vita e la salute».

Il rapinatore è stato condannato, ma anche lei deve affrontare un processo.

«Appunto. Lui mi è entrato in casa e io vado sotto processo. E mi ha chiesto anche i danni. Per favore, non mi fate parlare. Se questa la chiamate giustizia...».