Ombrelloni, pesche e zucchine... Maxi multa al bagnino fruttivendolo

Vendeva i prodotti senza licenza: stangata da 5mila euro FOTO

Il banco di frutta e verdura allestito nel gazebo al bagno 9 eil marito della titolare dello stabilimento, multato per 5mila euro

Il banco di frutta e verdura allestito nel gazebo al bagno 9 eil marito della titolare dello stabilimento, multato per 5mila euro

Rimini, 30 luglio 2015 - VUOI METTERE? Poter andare al mare senza il pensiero di dover fare la spesa? L’avevano studiata proprio bene i titolari del bagno 9 di Marina centro, che sotto a uno dei gazebo in spiaggia (FOTO) avevano allestito un vero e proprio banco di frutta e verdura. Dalle pesche ai cocomeri, dalle susine ai meloni fino a melanzane e zucchine. Non mancava proprio nulla, se non la licenza per vendere...

Dopo una settimana di appostamenti e controlli, anche in borghese, ieri mattina è scattato il blitz della squadra nautica della Polizia, che insieme ai vigili urbani ha deciso di mettere fine al commercio abusivo nello stabilimento, sequestrando tutti i prodotti e appioppando una multa di 5mila euro al bagnino.

IL CONTROLLO è scattato intorno a metà mattinata, quando il commercio di frutta e verdura nello stabilimento era già entrato nel vivo. Nel momento in cui le divise si sono presentate in spiaggia, infatti, due turiste straniere stavano per acquistare un po’ di frutta dal solerte bagnino-fruttivendolo, che andava avanti da settimane con la sua attività abusiva.

L’uomo (marito della titolare del bagno) si è infuriato non poco quando ha realizzato che polizia e vigili gli avrebbero sequestrato tutti i prodotti e fatto una maxi multa. Lui e la moglie hanno tentato di giustificarsi, spiegando che tutta quella frutta e verdura arrivavano dai loro orti e non volevano fare nulla di male. Ma le spiegazioni della coppia non hanno sortito alcun effetto, anche perché la squadra nautica della polizia li teneva d’occhio ormai da una settimana abbondante.

E non hanno fatto sconti. Al titolare dello stabilimento è stata fatta una multa di 5mila euro (il doppio della sanzione minima). Multa che la titolare del bagno molto probabilmente impugnerà in tribunale, convinta delle proprie ragioni. «La frutta e la verdura che mio marito vendeva nello stabilimento viene dai nostri campi – spiega la signora – Non volevamo infrangere alcuna legge, facevamo anche le ricevute ai clienti».

Vero. Nel piccolo negozio abusivo ricavato nello stabilimento i vigili e la polizia hanno trovato, insieme alla bilancia e a vari attrezzi, anche il libretto delle ricevute che il bagnino-fruttivendolo staccava ai suoi clienti. Ogni mattina compravano da lui pesche, banane, meloni, cocomeri, susine, zucchine, melanzane ignari del fatto che non avesse alcuna autorizzazione a vendere. Che non fosse una cosa improvvisata, ma un commercio studiato in ogni dettaglio (e le foto sono eloquenti) lo dimostra anche il fatto che il bagnino non portava al mare solo qualche cassetta di frutta e verdura, ma ne aveva quintali ieri stipati sotto il gazebo. La polizia, al momento del sequestro, ha riempito un’intera macchina con tutta la frutta e gli ortaggi che il bagno 9 vendeva. C’erano centinaia di cassette di prodotti, tutte sequestrate e poi prontamente donate ieri ai frati della mensa dei poveri in via della Fiera e alla Caritas diocesana. I senzatetto avranno frutta e verdura fresche a volontà per i prossimi giorni. E senza dover pagare un centesimo al bagnino...