Botte alla ex quando era incinta, divieto di avvicinamento

Il provvedimento è stato emesso su ordinanza del Gip

Foto di repertorio

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Rimini, 25 marzo 2015 - Picchia la compagna incinta mettendone a rischio la gravidanza alla 14esima settimana: un operaio 37enne originario di Pavia è stato sottoposto dal gip del tribunale di Rimini alla misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione della donna e all’obbligo di tenersi a una distanza non inferiore a 500 metri. Il pm Davide Ercolani aveva chiesto la misura detentiva in carcere. Le violenze nei confronti della donna andavano avanti dall’estate 2013 e l’ultimo episodio risale al 20 marzo.

Un mese prima, a metà febbraio, il 37enne sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti aveva colpito la compagna con calci e pugni all’addome e alla testa. In un’occasione aveva minacciato la donna con un coltello da cucina facendo pressione con la lama sul collo. Nonostante fosse finita già altre volte in ospedale per le botte del compagno, la donna si era rifiutata di denunciarlo. Ma alla fine non ce l’ha fatta più e ha deciso di rivolgersi alla polizia. La donna ha spiegato che i rapporti con il suo ex hanno iniziato ad andare male quando lei ha scoperto che lui aveva una relazione con un’altra donna. Da quel momento sono iniziati i litigi, sempre più violenti.