Cagnetta barbaramente uccisa, la padrona: "Quando l'ho trovata bruciata, lui non s'è nemmeno avvicinato"

Claudia Morandi affida a una lettera aperta la sua sete di giustizia nei confronti dell'ex fidanzato da lei accurato dell'uccisione di Gina

Gina, il Jack Russel seviziato e ridotto in fin di vita

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Rimini, 12 agosto 2014 - Claudia Morandi, la padroncina della cagnetta Gina seviziata, bruciata e uccisa a San Giovanni in Marignano, affida a una lettera aperta il suo stato d'animo e le sue riflessioni dopo il terribile accaduto. Claudia ha sporto denuncia contro Giovanni Oberti, cavaliere, e suo fidanzato al momento dei fatti. "Dal momento in cui mi hanno detto che la mia Gina non c'era piu' - racconta - non c'e' stato un solo istante in cui io non mi sia sentita in colpa. Sono stata io a metterla vicina a quell'uomo".

"Ho commesso l'errore di pensare - ammette Claudia - che una persona che sapevo avere parecchi problemi, potesse cambiare. L'ho conosciuto all'incirca un mese fa. Qualcuno mi aveva detto che era noto per eccedere spesso con l'alcool e con la cocaina, ma non ho voluto dar peso alle voci". "I particolari della nostra frequentazione - dice ancora Claudia Morandi - non sono importanti, l'unica cosa che conta e' che stando accanto a lui ho capito che era inutile cercare di portarlo sulla buona strada, di fargli capire che assumere tutta quella droga lo avrebbe prima o poi distrutto, perche' in cambio ho ricevuto minacce, a me ed alla Gina. Ma pensavo in cuor mio fossero solo parole".

"La mattina in cui mi sono accorta che la mia piccola non c'era piu' - racconta ancora Claudia - lui non mi ha nemmeno aiutata a cercarla, mi ha detto di arrangiarmi, che doveva montare, che magari era scappata. Quando l'ho trovata in quelle condizioni, non mi si e' mai avvicinato nemmeno un istante. Lui sapeva gia' cosa avrebbe visto, anzi forse sperava proprio fosse gia' morta. Io in cuor mio so che e' stato lui. Non so se ha agito da solo o se qualcuno si e' divertito insieme a lui, questo lascio che siano gli organi inquirenti a scoprirlo. Voglio solo che la morte della mia Gina - conclude - non passi inosservata, che lui, quando verra' fuori che e' colpevole, non si avvicini piu' ad un animale, cane o cavallo che sia". Le indagini intanto proseguono. Si muove velocemente la giustizia sportiva con la convocazione di Claudia Morandi in Procura Federale della Fise giovedi' 14 agosto, giorno in cui dovra' presentarsi anche Oberti. La Morandi si rechera' il 25 agosto anche davanti la Procura Generale Antidoping del Coni.