Candele e galletti sgozzati: riti di magia nera al Marano

I residenti: "Abbiamo paura". Sospetti sul mondo della prostituzione

Candele e galletti ritrovati nella zona del Marano (foto Concolino)

Candele e galletti ritrovati nella zona del Marano (foto Concolino)

Rimini, 15 settembre 2014 - Un telo bianco con galletti neri sgozzati, candele, uova e resti di cibo, che riportano a inquietanti riti satanici e vudù. E’ la macabra scena che si è presentata agli occhi di alcuni passanti in passeggiata, nella tarda serata di sabato, sul viottolo che costeggia il rio Marano, tra il ponte di legno e viale D’Annunzio. Le bestie straziate, assieme al resto, sono state abbandonate sul ciglio del percorso sterrato, tra le canne. Un altro rinvenimento è stato fatto a poche decine di metri dall’altra parte della stradina, a un passo dal ponte di viale D’Annunzio.

In un borsone rosso aperto, maleodorante e pieno d’insetti e moscerini, fuoriesce una miscela di cibo, simile a quella rinvenuta più a monte. Tra chicchi di mais, fagioli e altri legumi spuntano alcune candele bianche e uova con segni rossi, un po’ sbiaditi. Impossibile avvicinarsi per il lezzo che impregna l’aria, ma c’è chi giura di aver visto anche qui le carcasse di alcuni pennuti.

Nel primo sito, oltre ai galletti sgozzati e ad altre uova, intere e rotte, si notano cipolle, diverse banane, fette di melanzane e altri frutti e verdure non ben identificabili. Le candele, tutte bianche, sembrano formare una sorta di catena. I residenti, esterrefatti e impauriti hanno subito lanciato l’allarme, telefonando a Carabinieri e Polizia municipale. D’altra parte l’oscuro episodio ha innescato in tutti ansie e paura.

«Questa è una brutta storia, sinistra e inquietante», ripete a iosa la gente del posto, che invoca maggiori controlli anche su questa zona del Marano. Chiede di intensificare la sorveglianza anche il presidente del Wwf provinciale, Antonio Cianciosi, anche lui sconvolto dall’allarmante rinvenimento. Si è imbattuto in quei resti, mentre monitorava la presenza delle rondini, che fino due anni fa, in questo periodo affollavano in massa il canneto. Poi all’improvviso sono scomparse. La motivazione potrebbe avere un nesso con le strane presenze di cui si parla proprio da un paio di anni. «Tra le ipotesi — conferma Cianciosi — la più accreditata è che le rondini siano state disturbate nelle ore notturne. Il canneto, infatti, è stato diradato in più punti per far posto ad improvvisati bivacchi. Queste frequentazioni notturne evidentemente non sono state gradite dalle rondini, che hanno preferito trasferirsi in altri lidi».