Cagnetta bruciata, Gina non ce l’ha fatta: è morta

La follia: incendiata dal fidanzato (denunciato) della proprietaria. Gli animalisti in rivolta

Gina, il Jack Russel seviziato e ridotto in fin di vita

Gina, il Jack Russel seviziato e ridotto in fin di vita

San Giovanni in Marignano (Rimini), 11 agosto 2014 - Gina non ce l’ha fatta. E’ morta ieri all’alba, la cagnetta colpita con un forcone e poi incendiata, di proprietà di una giovane milanese che nei giorni scorsi si trovava a San Giovanni in Marignano, per accompagnare il fidanzato che partecipava a un concorso ippico. E proprio il giovane sarebbe l’autore di quel gesto terrificante, scatenatosi dopo una lite con la ragazza.

E’ stata lei stessa a denunciarlo, dopo avere trovato il piccolo Iack Russel agonizzante fuori dal vano dove alloggiavano. Lei non ha mai avuto dubbi: quella barbarie era opera del ragazzo, il quale aveva minacciato più volte di farlo nel corso delle loro litigate. Nonostante i soccorsi immediati e le cure, Gina però non è sopravvissuta. I carabinieri di Cattolica hanno indagato il giovane per maltrattamenti di animali, ma lui nega ad oltranza di essere colpevole e giura di non avere mai toccato la cagnetta.

Ora però sarebbe saltato fuori un testimone che i militari stanno cercando di contattare. Nel frattempo la storia sta facendo il giro del web, suscitando la rabbia di migliaia di persone. «Addio Gina — scrive la sua padrona su Facebook — che la giustizia sia esemplare». Gli animalisti hanno già annunciato di essere pronti a costituirsi parte civile, ma anche il mondo equestre è sotto choc. La Fise sta valutando l’immediato appiedamento del cavaliere, per arrivare alla radiazione definitiva dall’elenco dei tesserati.