In cinquanta al casting per fare il cameriere

Balli e barzellette davanti a giuria e telecamere: in palio un posto di lavoro al ristorante

Il casting per fare il cameriere

Il casting per fare il cameriere

Rimini, 22 marzo 2015 - VUOI fare il cameriere o lavorare in cucina? Ma ce l’hai l’X-Factor? La domanda è stata posta ai 50 che venerdì si sono presentati al nuovo ristorante @Nona, a Riccione, l’ex covo dei Pirati. Il titolare, Gian Maria Emendatori, figlio di Giordano il re del gelato che ha portato il marchio Mec3 nel mondo prima di lasciare il campo a un potente fondo di investimento, ha deciso di selezionare il personale del locale con un vero casting.

Per un posto di lavoro un sala o lavapiatti è stato chiesto persino di raccontare barzellette e ballare davanti alla telecamera. «Nessuno si è tirato indietro», spiegano dal locale, e c’è da capirli, i pretendenti, in cerca di un impiego per sopravvivere. «Anche per lavori comuni, ormai vengono chieste cose mirabolanti – commenta Graziano Urbinati segretario della Cgil -. Mi auguro almeno che le capacità ‘artistiche’ dimostrate vengano tenute in conto quando sarà ora di pagarli».

A giudicare i concorrenti ci ha pensato una giuria composta dallo stesso Gian Maria Emendatori, dallo chef Andrea Palmisano, il direttore Raffaele Belmonte e il bartender Fabio Arlotti. Per tutti e cinquanta i pretendenti a un posto nella finale, anzi nel ristorante, i giudici si sono congedati con un ‘le faremo sapere’. Sono solo venti i posti di lavoro disponibili, 14 full time e 6 part-time. I giurati ora vedranno e rivedranno i video dei concorrenti per capire chi ha le carte in regola per giocarsi la chance in sala, al bar o in cucina.

A rimanere attaccati al telefono in attesa che suoni, sono giovani e meno giovani, originari di diverse regioni d’Italia, ed anche russi, senegalesi, cubani e argentini. Per il titolare «aprire un ristorante è sempre stato uno dei miei sogni. Con @Nona darò vita a un nuovo modo di fare ristorazione perché questo non sarà solo un luogo dove andare a mangiare, ma un punto d’incontro dove periodicamente tutto cambierà, dall’arredamento al menù. Per questo ho deciso che fare un casting fosse la strada giusta per cercare personale: volevo che anche le scelta di coloro che prenderanno parte all’inizio di questa nuova avventura fosse all’insegna del divertimento e dell’originalità. E così è stato».