L'isola felice dove si assume

Il commento

Rimini, 28 giugno 2015 - A Rimini esiste un’isola felice dove la crisi non è mai arrivata: il Comune. Mentre in tutta la provincia esplode la cassa integrazione con punte da record per l’Emilia-Romagna, Palazzo Garampi annuncia venti nuove assunzioni. I dipendenti a tempo indeterminato raggiungeranno la bella cifra di 1.133, appena trenta in meno rispetto a cinque anni fa quando l’economia tirava.

Nel 2014 in provincia sono morte mille imprese, eppure la pubblica amministrazione continua allegramente a spendere i soldi dei cittadini. Vigili urbani e insegnanti di scuole d’infanzia, il grosso delle ultime due infornate, offrono servizi utili alla comunità. Ma il costo del personale, lievemente sceso negli ultimi cinque anni da 46 a 43 milioni, resta ancora troppo alto. Così non ci sono margini per ridurre l’insostenibile peso delle tasse. Anzi, se le imprese chiudono e smettono di versarle, non si trova di meglio che aumentare l’aliquota a tutti. Proprio come è successo con la Tari, rincarata dell’8%. A proposito di Tari: il 3% dei bollettini precompilati del Comune non è arrivato in tempo ai contribuenti. Forse 1.113 dipendenti in organico non bastano: servono altre assunzioni.