Gli albergatori non versano la tassa di soggiorno, il Comune li querela

Sono 16 i gestori di hotel a cui verrà contestata l'appropriazione indebita

Ombrelloni in spiaggia (Zani)

Ombrelloni in spiaggia (Zani)

Rimini, 16 settembre 2014 - Sono 16 gli alberghi che non hanno versato al Comune di Rimini la tassa di soggiorno. E il mancato introito per Palazzo Garampi e' di circa 135mila euro, sui circa 6,6 milioni incassati. Per gli inadempienti sono previste multe da 25 a 500 euro e per le 16 strutture sta per scattare il procedimento della querela penale per appropriazione indebita. Minaccia che pare in qualche caso abbia gia' fruttato il ravvedimento degli albergatori.

Il punto lo fa oggi l'assessore al Bilancio, Gian Luca Brasini durante la riunione congiunta delle commissioni Affari generali e Bilancio, convocate per l'approvazione, avvenuta a maggioranza, delle delibere di modifica ai regolamenti per l'applicazione dell'addizionale Irpef, dell'imposta di soggiorno, appunto, e della tassa sui rifiuti, Tari. Per quanto riguarda l'Irpef, Rimini ha a livello regionale l'aliquota piu' bassa, lo 0,3%, sottolinea Brasini, e la soglia di esenzione piu' alta, 17mila euro. La Tari e' stata invece reinternalizzata lo scorso anno dopo la gestione affidata a Hera.

E "la scommessa finora e' stata vinta", dato che e' stato possibile un risparmio di 450 mila euro che permettera' ai circa 80mila utenti riminesi di pagare meno. Anche in questo caso la tariffa riminese e' la piu' bassa a livello regionale, la spesa e' di 206 euro per abitante. L'introito e' sui livelli dello scorso anno. Inoltre sono previste alcune modifiche: per le seconde case verra' preso in considerazione il nucleo familiare, per i magazzini delle attivita' produttive e' prevista un'esenzione qualora sia direttamente collegato alla produzione, e in caso di uso continuativo ma non ricorrente, esempio classico le attivita' stagionali, e' previsto un 25% di sconto per chi rimane aperto al massimo 120 giorni.

Infine la tassa di soggiorno. Sono appunto 16 le strutture che non l'hanno versata su circa 1.200 totali, l'1,4%. "Un dato molto positivo da altre parti c'e' un clima di scontro", sottolinea l'assessore ricordando che l'imposta a Rimini e' dovuta al massimo per sette notti, si tratta di circa 10 euro per un tre stelle. Per gli inadempienti sono previste multe da 25 a 500 euro e per le 16 strutture sta per scattare il procedimento della querela penale per appropriazione indebita. Una minaccia che pare in qualche caso abbia gia' fruttato il ravvedimento degli albergatori recalcitranti a pagare. Dalla tassa sono esentati i profughi, circa 100 quelli presenti a settembre in strutture ricettive, sui 300 totali.

(Fonte Dire)