Al Meni, due giorni con lo street food degli chef stellati

A Rimini il 17 e 18 giugno la quarta edizione, con Massimo Bottura al timone

Massimo Bottura alla prima edizione di «Al meni»

Massimo Bottura alla prima edizione di «Al meni»

Rimini, 16 maggio 2017 - Ventiquattro cuochi, capitanati da Massimo Bottura, uno degli chef più famosi del mondo. E’ la ’brigata’ che animerà la quarta edizione di ’Al Meni’ (che in dialetto romagnolo significa ‘le mani’), la festa dei sapori, della cucina e dei prodotti della terra emiliano-romagnola che si terrà a Rimini il 17 e il 18 giugno.

Ci saranno dodici chef stellati italiani, dell’Emilia Romagna, insieme ad altri dodici cuochi promesse della cucina internazionale del futuro, ad animare questa edizione dell’evento, ideato da Bottura e dalla città di Rimini con la Regione Emilia Romagna, insieme a Slow Food e Chef to Chef.

In questa quarta edizione ci saranno, per citarne solo alcuni, Karime Lopez, per anni sous chef di Virgilio Martinez, Zayiu Hasegawa, Simone Tondo, Joao Rodriguez, James Lowe come rappresentante della cucina britannica contemporanea.

Per gli chef sarà allestito un circo felliniano, il ‘Circo 8 e 1/2 dei sapori’, dove cucineranno i prodotti della tradizione regionale, piatti stellati al prezzo dello street food.

Questi chef rappresentano una cucina legata al territorio - ha spiegato Massimo Bottura - con una tecnica che non è al servizio del loro ego ma della materia prima“.

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Accanto al circo, sul lungomare, sarà allestito un percorso del gusto tra piccoli e grandi produttori agricoli, l’Emilia Romagna è la regione con più Dop e Igp d’Europa (44). Nel piazzale accanto al circo infine ci saranno dei punti di street food stellati.

“In questi anni abbiamo cercato di coniugare le grandi eccellenze della terra con il marketing turistico, creando il brand della ‘Food Valley’ - ha ricordato l’assessore al Turismo dell’Emilia Romagna, Andrea Corsini -. Abbiamo bisogno di contaminazione tra produttori, agricoltori e grandi chef. E con questo evento celebriamo la contaminazione da Rimini, dove parte la via Emilia“.