Rimini, 8 febbraio 2010 - "Vili delinquenti hanno buttato nel cestino i tricolori che adornavano il giardino Vittime delle Foibe, rubato la corona, e imbrattato la targa e i muri circostanti (nella foto)". E’ arrabbiato e amareggiato il consigliere regionale del Pdl, Gioenzo Renzi, per quanto accaduto alla commemorazione del Giorno del Ricordo.

Dopo la presentazione del romanzo 'Le stelle danzanti' di Gabriele Marconi sull’impresa fiumana alla sala degli Archi e la fiaccolata da piazza Cavour fino al giardino Vittime delle Foibe dove i partecipanti hanno trovato l’amara la sorpresa di vedere le bandiere tricolori nel bidone.

Ma i vandali hanno proeguito la loro ‘opera’ nella notte di sabato quando hanno portato via la corona di alloro e imbrattato la targa e i muri. "Persone che compiono degli atti simili, buttando la bandiera della propria nazione nel bidone e scrivendo ‘nessun rimorso’ nei riguardi della tragedia delle foibe, non sono degni di vivere in Italia".

Un atto condannato duramente anche dall’amministrazione comunale di Rimini che "esprime la più ferma condanna per quanto accaduto alla vigilia del Giorno del Ricordo nel giardino che il Comune di Rimini ha voluto intitolare alle vittime delle foibe. Il vilipendio della bandiera italiana e le oltraggiose frasi apparse nulla hanno a che fare con la Città di Rimini, Medaglia d’Oro al Valor civile, come solennemente ribadito già nel 2004 dal Consiglio comunale con un ordine del giorno in cui si riaffermava come ‘la tragedia delle foibe sia parte della memoria di tutti gli Italiani’".