Rimini, 10 febbraio 2010 - Il buco non si lo nota quasi mai. Anche perché ci stanno attenti, i ragazzi. Scelgono di ‘farsi’ nelle parti più nascoste, vicino all’inguine...

Se l’alcol è una piaga che riguarda tantissimi minorenni, il fenomeno della droga e in particolare dell’eroina, tra gli adolescenti riminesi, non è meno preoccupante. Dati ufficiali non ce ne sono, sul consumo di eroina tra i giovani e i giovanissimi riminesi. Ma provate a chiederlo, ai farmacisti, quanti ragazzi si presentano nel fine settimana e chiedono la siringa o l’insulina "per la nonna malata" o "il papà che deve fare la terapia"... "Fino a pochi anni fa vendevamo 1, 2 siringhe a settimana - confessa un farmacista riminese - Adesso invece capita di venderne 2 o anche 3 a sera, e il sabato qualcosina di più... E non stiamo parlando di ‘sballati’, ma di ragazzi normalissimi, insospettabili".

Il sospetto, invece, è fortissimo. Quelle siringhe non servono alla nonna, o al padre... E non servono soltanto all’eroina. "Ci si inietta di tutto: anfetamine, altre droghe sintetiche. Ma anche una ‘pera’ di valium può sortire l’effetto desiderato", spiegano da San Patrignano. Che sa bene quanto il fenomeno del consumo di eroina sia più che mai attuale, nonostante non se parli molti. "Partiamo da un dato di fatto - sottolineano dalla comunità - negli ultimi 20 anni in Italia il consumo di eroina non è, praticamente, mai calato. E’ rimasto stabile, ma è cambiato fortemente il consumatore. Oggi si arriva all’eroina molto prima di quanto accadeva negli anni ’70 o ’80, anche prima dei 18 anni. E a volte capita di arrivarci direttamente, senza passare prima dal consumo di altre droghe".

Lo conferma anche il Sert, il Servizio per le tossicodipendenze dell’Ausl di Rimini. "L’età dei consumatori di eroina si è notevolmente abbassata. Ci sono minori che provano l’eroina già a 14, 15 anni, a volte anche prima. Magari hanno provato la cocaina o altre sostanze, e poi sono arrivati subito dopo all’eroina".

Nel ritorno all’eroina pesa la riduzione di prezzo che questa ha avuto, negli ultimi anni, sul mercato della droga. "L’eroina è diventata molto più accessibile, è per le tasche di chiunque - confermano dal Sert - E anche un ragazzo che studia e non può contare che sulla ‘paghetta’ settimanale, può permettersi di acquistarla". Spesso non è l’unica sostanza assunta da un giovane che ha già problemi di tossicodipendenza, e può venire associata alla cocaina e alle altre droghe ‘pesanti’, mentre è più difficile (ma non impossibile) che ne faccia uso chi fuma abitualmente hashish e marijuana.

Anche l’eroina, come è noto, viene normalmente ‘fumata’, soprattutto dai più giovani. "Ma non deve stupire che ci sia un ritorno alla siringa - spiegano da San Patrignano - L’eroina ‘fumata’ ha un effetto ritardato, diverso. Per endovena, gli effetti sono naturalmente immediati, e danno il risultato sperato". Nei giovanissimi è la ricerca dello sballo la molla che porta normalmente all’assunzione dell’eroina, mentre tra 20enni e 30enni "l’eroina può essere usata quasi come calmante, per procurarsi relax". "Quando ci si accorge che quella ricerca di benessere è diventata una dipendenza, è troppo tardi per uscirne da soli".