Rimini, 17 luglio 2010 - Un prete nudo in spiaggia non è spettacolo di tutti i giorni. Non è così per i turisti di un bagno di Marina centro, spettatori impotenti dello ‘spogliarello’ di un sacerdote che è solito prendere la tintarella in costume quasi adamitico, al massimo appoggiandosi il costume sulle parti ‘sensibili’. Una scena che ha sollevato le proteste dei bagnati a tal punto che il bagnino, suo malgrado, è stato costretto a chiamare la Polizia.

Gli agenti, increduli, si sono appostati, scoprendo che era tutto vero. Compreso il fatto che il ‘nudista’ in questione era un prete riminese, settantenne, che hanno denunciato per atti osceni in luogo pubblico.

I fatti risalgono a una settimana fa, ma solo adesso la storia ha cominciato a fare il giro della città. Teatro, uno stabilimento balneare di Marina centro che, dicono, il sacerdote è solito frequentare. Non va in spiaggia tutti i giorni, ma quando scende al mare, raccontano, dà spettacolo. Nel senso che ogni tanto si cala il costume e si sdraia sulla brandina così com’è, o al massimo appoggiando sopra il calzoncini.

Una scena che se la prima volta aveva incuriosito i turisti che si erano limitati a storcere il naso (soprattutto chi aveva bimbi piccoli), una volta che avevano saputo che si trattava di un prete, non l’avevano presa bene per niente. Il malcontento aveva cominciato a serpeggiare tra la sabbia, anche perchè, avevano scoperto a loro spese, lo spogliarello era più una regola che un’eccezione.

ERANO cominciate così le prime proteste dirette al bagnino, il quale imbarazzato si limitava a incassare, senza trovare il coraggio di affrontare il disinibito sacerdote. Il quale, sapeva, non era nuovo a queste abitudini, perchè anche l’anno precedente era successo la stessa cosa. Nella speranza che smettesse, aveva fatto orecchie da mercante, mentre i suoi clienti diventavano via via sempre più insofferenti.

LA voce si era sparsa alla svelta, e anche i frequentatori degli stabilimenti vicini avevano cominciato a ‘mormorare’ contro quella scena poco edificante. Che si trattasse di un sacerdote, non era ormai più un mistero per nessuno, un’aggravante che aveva fatto aumentare le proteste. Alla fine anche il bagnino non aveva potuto più fare finta di niente, ed era stato costretto a chiamare la Polizia. Non era stato facile per lui dire al 113 «qui c’è un prete nudo», e gli stessi agenti c’erano andati con i piedi di piombo, faticando a credere che si trattasse veramente di un sacerdote.

I poliziotti, naturalmente in borghese, avevano così deciso di appostarsi e verificare di persona. E un giorno lui era arrivato, e si era calato il costume in mezzo alla gente, senza il minimo segno di imbarazzo. Quindi si era straiato sul lettino per fare il suo solito bagno di sole, limitandosi ad appoggiare il costume, senza però gran risultati.

DI fronte all’evidenza, le divise erano andati ad identificarlo, e lui per primo si era presentato subito come un prete. Alla richiesta di spiegazioni da parte degli agenti, aveva però protestato vivamente sostenendo che si erano sbagliati, che certo avevano visto male. Una giustificazione smentita dagli stessi turisti che avevano invece confermato le ‘performance’ del sacerdote nei giorni precedenti. Una scena parecchio imbarazzante per tutti e che si era conclusa con la sua denuncia per atti osceni in luogo pubblico.