Rimini, 16 agosto 2010. Dopo la rivolta dei clienti, sabato mattina c’è stata quella dei dipendenti dell’hotel di Torre Pedrera dove venerdì pomeriggio sono convogliate ambulanze (per presunte intossicazioni alimentari), Guardia di finanza, carabinieri e Ausl. Un albergo nella bufera, così come gli altri quattro gestiti da una società di Cervia, il cui titolare è sparito da due mesi e mezzo. Ai clienti inferociti per quella che, raccontano, è stata una vacanza da incubo, si è aggiunta ieri anche la gente che in quell’albergo ci lavora, alcuni dei quali non vengono pagati da tre mesi. 

L’unico modo per farsi sentire era quello di scendere in strada, e così hanno fatto. Una cordata di persone di varie nazionalità che ieri mattina alle 10 ha bloccato il lungomare per oltre un’ora, manifestando pacificamente contro la gestione dell’hotel che continua a non pagarli. "Abbiamo chiesto almeno un acconto - dicono - perchè così non possiamo andare avanti. C’è chi è arrivato da una settimana, ma anche chi è senza stipendio da tre mesi". Così come, pare, lo stesso direttore dell’hotel. A cercare di riportare la calma, sono stati gli agenti delle Volanti che a mezzogiorno erano ancora lì, ma sembra che ormai la situazione sia davvero sull’orlo dell’esplosione. A dare manforte ai dipendenti, gli stessi ospiti dell'hotel, molti dei quali hanno dato mandato a un avvocato, anche lei una delle ‘vittime’, di preparare una denuncia.

Hanno tutti pagato in anticipo e adesso rivogliono indietro i loro soldi. "Per i primi giorni ci siamo adattati - racconta l’avvocato Monica Gregorio - perchè eravamo in ferie e cercavamo di stare tranquilli, ma a un certo punto non se ne poteva davvero più. Il servizio è pessimo, così come il cibo, e la dimostrazione è che ci sono diverse persone con la dissenteria. Per non parlare del fatto che non abbiamo trovato niente di quello per cui abbiamo pagato e che era pubblicizzato su Internet. Niente piscina, nè spazio per i bambini, scarsa igiene, sia nelle camere che in cucina, spesso manca anche l’acqua calda per le docce, frigo bar rotti, tende cadenti e telefoni guasti. E quando sono andata a chiederne conto, il direttore mi ha risposto ‘Che cosa pretendeva? C’è un limite anche alla presa in giro. Gli altri clienti si sono rivolti a me per presentare una denuncia. Certo è che tutti rivogliono indietro i loro soldi".

"Una vacanza dell’orrore - conferma un altro cliente - ce ne andiamo. Ho una figlia con il mal di pancia e un’altra con uno sfogo sul corpo. All’ospedale ci hanno detto che si tratta di orticaria, o alimentare o da acaro". "Mi chiedo come sia possibile che questo albergo sia ancora aperto - fa eco un altro - non è una bella pubblicità per la Romagna".

Al coro di proteste si aggiunge anche la voce degli altri operatori turistici che lavorano in quella zona e che da settimane raccolgono le lamentale degli ospiti dell'hotel. "E’ ora che intervenga l’Associazione albergatori - dice un commerciante - è troppo tempo che va avanti questa situazione, i clienti hanno ragione, abbiamo raccolto cose incredibili. Come hanno ragione i dipendenti, anche l’altra mattina abbiamo sentito un poveraccio che urlava chiedendo i suoi soldi. E’ vergognoso ed è un’immagine che danneggia l’intera zona. Perchè il passaparola tra i turisti non sarà su quell’albergo, ma su tutta Torre Pedrera". Sabato intanto sono tornati anche gli operatori dell’Ausl per delle verifiche più approfondite. Alle quali si aggiungeranno quelle della Guardia di finanza, dopo le dichiarazioni fatte venerdì sera da 17 dipendenti che hanno chiesto di essere sentiti dalle Fiamme Gialle.