Rimini, 31 agosto 2010 - Chiude l’hotel di Torre Pedrera, per mancata disponibilità dell’azienda a proseguire l’attività, e i clienti vengono accolti in altre strutture ricettive. È successo a Rimini - informa il Comune - in ottemperanza al provvedimento di sospensione dell’attività ricettiva emanato giovedì scorso dalla stessa amministrazione comunale: "L' amministratore unico della società, alla presenza della Polizia municipale ha comunicato ufficialmente - si legge in una nota - la cessazione dell’attività ricettiva per mancata disponibilità dell’azienda, a partire dalla data di oggi".

Tutti i 134 clienti la cui registrazione presso l’hotel della vergogna' era stata verificata ieri dagli agenti della Municipale sono stati accolti in strutture alternative. Nella mattinata di oggi, in particolare, Rimini Reservation ha provveduto ad assistere e a trovare nuova sistemazione a 22 ospiti singoli e famiglie, che sono stati alloggiati in altre strutture riminesi.

La ‘resistenza’ è durata un giorno: l’hotel è stato sigillato. L’albergo di Torre Pedrera, che avrebbe dovuto chiudere ieri alle 12, come imposto dall’ordinanza del Comune di Rimini causa i mancati requisiti minimi di sicurezza, ora ha chiuso. L’ordinanza di sospensione dell’attività ricettiva era stata notificata giovedì dal Comune all'amministratore unico della società. Gli uomini della Polizia municipale avevano accertato ieri che le disposizioni dell’ordinanza non erano state rispettate, e dunque per l'uomo era scattata la denuncia penale.
 

Oggi, la fine dell’agonia: “In ottemperanza al provvedimento di sospensione dell’attività ricettiva emanato giovedì scorso dal Comune di Rimini- conferma con una nota l’amministrazione di palazzo Garampi in queste ore- l’hotel di Torre Pedrera è stato chiuso nel pomeriggio di oggi”. Il tutto dopo l’ennesima giornata coi nervi a fior di pelle, tra il rimpallo delle responsabilità dei diretti interessati e lo sconcerto senza fine di lavoratori e turisti (che non sapevano avrebbero alloggiato in un albergo il cui ultimo piano, causa abuso edilizio, è da giorni sotto sequestro).
 

Anche oggi i momenti di tensione non sono mancati, così come l’ennesimo scaricabarile tra i diretti interessati: Il club dell' hotel dice che è la gestione la responsabile di tutto, la quale però si chiama fuori e rimanda al gruppo responsabile medesimo. Ai turisti, per ora, non resta che confidare sull’assistenza delle istituzioni: “Tutti i 134 clienti la cui registrazione presso l’hotel era stata verificata ieri dagli agenti della municipale- precisa ancora il Comune- sono stati accolti in strutture alternative. Nella mattinata di oggi, in particolare, Rimini Reservation, con la professionalità e la competenza che la contraddistingue, ha provveduto ad assistere e a trovare nuova sistemazione a 22 ospiti singoli e famiglie, che sono stati alloggiati in strutture riminesi di comprovata qualita’”.

Oltre a diversi attivisti, in primis quelli dell’associazione Rumori Sinistri, hanno seguito da vicino questa nuova puntata i sindacalisti della Filcams-Cgil. La trentina di dipendenti in questione non riceve lo stipendio dall’inizio della stagione, solo qualcuno si è visto consegnare un acconto da qualche centinaia di euro: “Continuiamo a raccogliere tutti i dati per proseguire con le denunce”, sottolinea il segretario Filcams Mauro Rossi. Ma i lavoratori nel frattempo dove vengono sistemati? “Riceveranno vitto e alloggio in un hotel ”, un’altra struttura targata dello stesso gruppo di Torre Pedrera.
 

Domani Rossi e i militanti di Rumori Sinistri si ritroveranno in presidio a Cesenatico, all’undicesimo piano del grattacielo dove opera lo studio di un altro dei protagonisti della vicenda, Cristian Coppola di Club Hotel Vacanze: “Alle 15 ci ritroviamo tutti là, la sensibilizzazione continua”, conclude il sindacalista.