Rimini, 6 novembre 2010 - «NON ha un vizio i mente, ma potrebbe essere pericoloso, potrebbe fare male a sè e agli altri. Se realizzasse, per esempio, che la moglie non ne vuole più sapere di lui, potrebbe avere una reazione di tipo psicotico». Sulla base di queste considerazioni, fatte in udienza preliminare dallo psichiatra Andrea Andreani, il pm Marino Cerioni ha chiesto ed ottenuto dal gup un’ordinanza di custodia cautelare per un riminese quarantasettenne residente a Verucchio. L’altro ieri i carabinieri sono andati a prenderlo a casa e lo hanno portato davanti al giudice.


LA VICENDA risale a un paio di anni fa quando la moglie del verucchiese lo denunciò per una serie di violenze che avrebbe subito tra l’aprile del 2007 e il giugno del 2008. La donna racconta ai carabinieri di botte ricevute, anche davanti ai figli che allora avevavo 5 e 10 anni. Dice di una notte in cui lui la costrinse ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà, notte durante la quale venne scaraventata giù dal letto a pugni e calci.


Un’altra volta, quando erano in montagna, sulle Dolomiti, lui l’avrebbe minacciata di morte: «Ti lego una corda attorno al collo e ti butto nel lago». Marito e moglie, due persone con un impiego e una vita del tutto normali, ora non si vedono da due anni, ma le accuse della donna hanno dato origine ad un procedimento giudiziario in cui l’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia. E qualche giorno fa durante il rito abbreviato ha testimoniato il perito nominato dal giudice Sonia Pasini, il dottor Andrea Andreani di Bologna.

Il perito ha assicurato che l’uomo è in grado di intendere e volere, però ha anche aggiunto dell’altro. Il quarantasettenne è convinto di fare un percorso per riunificare la famiglia. Gli incontri con i figli, secondo le modalità stabilite dell’Ausl, sono sempre corretti. Eppure il perito è convinto che qualora la moglie non ne voglia più sapere di quest’uomo, la sua reazione potrebbe essere molto violenta. E da queste affermazioni è scaturito il suo arresto eseguito dai carabinieri.
 

IERI mattina il verucchiese, assistito dagli avvocati Cristiano Basile e Ilaria Giambelli, è stato ascoltato dal giudice. I suoi difensori hanno sottolineato che mentre moglie e figli sono stati aiutati dai servizi sociali, l’uomo è stato lasciato completamente solo.
 

Il giudice ha disposto che il verucchiese venga ricoverato nella Psichiatria dell’Infermi e lì sia esaminato dai medici dell’ospedale, dal dottor Andreani e dal dottor Sergio Maria Corazza, nominato dalla difesa. Tra una settimana gli psichiatri debbono presentare una relazione al giudice che accerti la pericolosità o meno del verucchiese.