Rimini, 8 novembre 2010 - Quasi 20mila residenti in un’area di 4,78 chilometri quadrati: è la carta d’identità di quello che nella storia di Rimini potrebbe diventare, dopo Bellaria e Riccione, il terzo territorio ad ottenere l’indipendenza da palazzo Garampi. Con l’avvenuto deposito in Regione, lo scorso 2 novembre, delle firme previste per la prima tappa verso il referendum per l’autonomia, il comitato promotore per il 'Nuovo Comune di Viserba' segna una vittoria, rispondendo coi fatti a chi poneva dubbi sull’iniziativa.

La voglia di secessione del territorio di Rimini Nord non è affatto nuova: se n’è parlato e discusso più di una volta, in passato. Non sempre, però, ai proclami sono seguiti i fatti. Così pareva anche per quest’ultima uscita, che vede come portabandiera l’avvocato Eugenio Giulianelli, noto anche per essersi candidato come sindaco, nel 2006, per il partito dei Federalisti Democratici Europei.  In un'affollata assemblea tenuta in giugno a Viserba, Giulianelli aveva presentato il suo progetto per la richiesta di un referendum con le modalità previste dalle leggi regionali 24/1996 e 34/1999 (“norme in materia di riordino territoriale e di sostegno alla costituzione di nuovi comuni”). In quell’occasione non gli vennero risparmiate critiche. Ma allo stesso tempo in tanti aderirono subito al comitato promotore per il “Nuovo Comune di Viserba”, che ha perso poco tempo in chiacchiere è s’è messo subito all’opera, definendo velocemente l’iter da seguire per raggiungere l’obiettivo.

 “E tutto sta procedendo secondo la tabella di marcia - spiega con soddisfazione Giulianelli -. Il 2 novembre la nostra delegazione ha portato in Regione tutta la documentazione prevista dal primo passaggio burocratico, comprese le oltre 350 firme raccolte in appena due giornate, lo scorso settembre, nelle piazze di Viserba e Viserbella. Entro il 15 dicembre la commissione preposta al controllo ci dovrà comunicare la regolarità delle procedure svolte finora. A questo punto, entro sei mesi dal timbro di validità del primo modulo per la raccolta delle firme per la richiesta di referendum popolare, bisognerà ottenere almeno 5mila adesioni”.

Alla consultazione se sarà autorizzata, potranno partecipare solo i cittadini residenti nel territorio interessato, cioè il raggruppamento dei 12 fogli catastali corrispondenti alle frazioni di Rivabella, Viserba, Viserbella, San Martino in Riparotta, Orsoleto e Case Nuove (18.886 abitanti al 1 gennaio 2009, pari al 13 % di quelli di Rimini). “Sarà impegnativo, ma le premesse ci fanno pensare che raggiungeremo l’obiettivo abbastanza facilmente - chiosa Giulianelli -. Anche perché da parte dei cittadini di Rimini Nord c’è grande interesse”.