Rimini, 11 luglio 2011 - VEDE rosa Michela Vittoria Brambilla. Per il ministro del Turismo la Costa Rosa può essere un formidabile volano per il rilancio della Riviera romagnola, «in termini di marketing, di promozione, di presenza sui mercati italiani ed esteri», e diventare «un esempio anche per le altre realtà costiere del Belpaese».
 

Ministro, lei condivide l’idea di fare della costa romagnola la Costa Rosa, sull’onda delle successo delle Notti Rosa in Riviera?
«Non solo sposo in pieno l’idea, ma mi farò promotrice e attuatrice del progetto. Ho sempre detto che il sistema balneare italiano è in sofferenza da alcuni anni, perché paga l’aggressiva concorrenza di altre località all’estero, come Spagna, Francia e altre nuove destinazioni del mediterraneo. Serve un cambio di passo, un ripensamento anche in termini di marketing per il nostro mare. E questa operazione non può che partire dalla Romagna, che ha imprenditori all’avanguardia e dinamici, capaci di innovare, di investire, di sperimentare».
 

Il ‘brand’ Costa Rosa può competere con quello della Costa Smeralda, per restare in Italia?
«Io credo proprio di sì. Perché la differenza è che la Costa Smeralda è partita da zero. La Costa Rosa invece c’è già: la Riviera romagnola è unica per quello che sa offrire, che non è solo la spiaggia e il sole ma anche il divertimento per i più giovani, per le famiglie, le terme, il benessere, l’entroterra, l’enogastronomia, il turismo sportivo e congressuale. Quello che serve alla Romagna è una ‘rinnovamento’ del suo marchio».
 

L’operazione Costa Rosa va in questo senso?
«Assolutamente. Nonostante la Romagna possa contare su turisti molto fidelizzati, è cambiato profondamente il turismo, il modo di fare vacanza. Il turista non sceglie più la metà in base alla località, ma alla motivazione. E la Costa Rosa vanta un’offerta motivazionale senza eguali. Esplicitando questa molteplicità e diversificazione di offerta attraverso il lancio del nuovo brand ‘Costa Rosa’ la Romagna può puntare in alto, può incrementare il suo mercato nazionale ed estero. Può essere, ancora una volta, l’esempio per tutto il sistema balneare italiano».
 

Il governo seguirà quindi con interesse l’operazione, se la Riviera andrà avanti col progetto?
«Come ho detto, il Ministero del Turismo intende essere parte attiva e sintesi di questo progetto. Metteremo a disposizione le nostre migliori strutture per sostenere gli amministratori e gli imprenditori. D’altra parte, è questo il percorso che abbiamo già cominciato come ministero 5 mesi fa, lavorando al rilancio e al ripensamendo del turismo balneare italiano in termini di marketing e di promozione. Se la Costa Rosa va in porto, è destinata a fare scuola anche nelle altre località costiere del nostro paese. E il prezioso strumento dei distretti turistici, che ora il governo ha messo a disposizione, sarà fondamentale per sostenere gli imprenditori in questa operazione».
 

Ci perdoni la curiosità, ministro, ma lei hai mai visto la Notte Rosa? E’ mai stata a una delle edizioni della festa?
«Non dimenticate le mie origini romagnole (la madre del ministro è di Cesenatico, ndr)! L’ho vista, l’ho vista. E’ un grande evento, e ora è il momento di capitalizzare il valore aggiunto che ha portato alla Riviera». E allora che rosa sia…