San Marino, 15 luglio 2011 - SAN MARINO un esempio per gli Stati Uniti. A scriverlo non è uno qualunque, ma Barack Obama. Il presidente statunitense ha preso carta e penna per mettersi in contatto con i Capitani Reggenti, Maria Luisa Berti e Filippo Tamagnini che ieri hanno ricevuto la lettera consegnata loro dal console generale degli Stati Uniti d’America in San Marino, Mary Ellen Countryman, al termine della sua missione, nella visita di congedo a Palazzo Pubblico. Si tratta della risposta al messaggio che la stessa Reggenza gli aveva indirizzato, nel maggio scorso, in occasione dei 150 anni dalla storica missiva inviata dal presidente Abramo Lincoln ai Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino nel 1861.
 

ALLORA, il sedicesimo presidente degli Stati Uniti d’America esprimeva i suoi ringraziamenti per il conferimento della cittadinanza sammarinese onoraria. Nonostante non esistessero ancora relazioni ufficiali fra i nostri Paesi, Lincon scriveva così ai capi di Stato: «Benchè il vostro dominio sia piccolo — si legge —, nondimeno il vostro Stato è uno dei più onorati di tutta la storia». Ora il suo erede oggi conferma la stima del proprio Paese per San Marino: «Gli Stati Uniti — scrive il presidente Obama alla Reggenza — sono grati per i nostri stretti legami e per i numerosi contributi alla nostra Nazione da parte di quegli americani che hanno le proprie radici nella Repubblica di San Marino e che continuano ancora oggi ad arricchire le nostre comunità». E ancora, «l’orgogliosa storia di San Marino, quale più antica Repubblica costituzionale del mondo — si legge ancora nella ‘storica’ lettera — è stata un esempio dal quale il presidente Lincoln ha tratto ispirazione durante uno dei periodi più difficili per la nostra nazione. Allo stesso modo, durante i secoli, gli sforzi da noi profusi per proteggere e difendere gli ideali tanto cari di libertà e democrazia hanno aiutato a realizzare il compito del presidente Lincoln, vale a dire garantire che un governo di popolo, dal popolo, per il popolo, non abbia a perire dalla terra. Tale attività continua ad essere importante ancora oggi e vitale poichè, unitamente ai nostri partner internazionali, ci impegniamo a sostenere i cittadini del Nord Africa e del Medio Oriente che stanno lottando per le loro libertà fondamentali e per il diritto allo stabilimento di governi rappresentativi».
 

IL PRESIDENTE infine pone l’accento sull’amicizia di lunga data e la storia che accomuna i due Paesi e auspica che la stretta collaborazione tra loro. «Una collaborazione che possa continuare anche in futuro per sostenere i nostri ideali comuni e per promuovere la pace e la prosperità in tutto il mondo».