Rimini, 4 settembre 2011 - Travolti dalla passione più sfrenata, due quarantenni - lui bolognese un tantino in carne, lei bella donna di Savignano - stavano consumando un rapporto sessuale in auto, con finestrini e portellone posteriore aperto, in via Agedabia, nella zona turistica di Igea Marina, al confine con Rimini.
Erano appena le dieci e mezza di sera, e nel vicino ex camping c’era movimento di ospiti e turisti. Tanto che a telefonare alla polizia municipale, imbufalite, sono state alcune mamme.
Scandalizzate dopo essersi sentite chiedere dai loro pargoli, tornati sui camper dopo essere passati vicino all’automobile in sosta: «Mamma, mamma, perché fanno la lotta quei due tutti nudi in macchina?» Apriti cielo: «Presto, intervenite, è una vergogna!», clic.
Dal comando della municipale, in viale Da Vinci a Bellaria, è partita a razzo una pattuglia.

Giunti sul luogo del «delitto», gli agenti hanno fermato l’auto di servizio dietro quella dei due focosi amanti.

Per non metterli in imbarazzo, hanno inizialmente preso a lampeggiare con gli abbaglianti.Niente. La macchina «incriminata» continuava a registrare regolari movimenti e scossoni, nonostante fosse spenta e parcheggiata, e non si registrassero in zona movimenti tellurici. A quel punto gli agenti del Nucleo sicurezza urbana hanno attivato il lampeggiante blu. Zero carbonella. Accesa anche la sirena: come se niente fosse, la passione non accennava a scemare. Così i poliziotti municipali sono scesi dall’auto di servizio e non hanno potuto fare altro che bussare con insistenza agli sportelli (visto che i finestrini erano completamente abbassati, e il portellone aperto) con dentro i due, entrambi completamente spogliati. E impegnati con foga nella consumazione del rapporto, e del reato (atti osceni in luogo pubblico).

Pare che lui abbia cercato di accampare una qualche giustificazione, anche se non dev’essere facile spiegare a un poliziotto perché te ne stai al volante nudo come mamma ti ha fatto.

«E’ stato un errore agente, ci siamo sbagliati», avrebbe bofonchiato grossomodo il bolognese. Più tranquilla invece la gentile signora, che, in apparenza affatto imbarazzata, avrebbe semplicemente sorriso con grazia, prima di iniziare a rivestirsi. Già, ma perché in macchina? Forse perché i due quarantenni non hanno resistito al richiamo di Eros, forse per non spendere soldi (c’è crisi per tutti, anche per gli amanti) in una stanza d’albergo, consegnando per di più i rispettivi documenti d’identità. Fatto sta che gli agenti, messa fine alla singolar tenzone, hanno invitato i due bollenti spiriti a seguirli alla centrale. Dove hanno denunciato entrambi per atti osceni in luogo pubblico.