Rimini,l 30 settembre 2011 - Un tesoretto di circa 300.000 euro e’ stato sequestrato dai carabinieri di Rimini nell’ambito dell’inchiesta sulla maxitruffa milionaria messa in piedi dall’imprenditore bolognese Giulio Lolli, tuttora latitante, ex patron della Rimini Yatch. L’altro pomeriggio i militari si sono presentati nell’abitazione di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna, di un imprenditore bolognese di 37 anni al quale il latitante Lolli aveva affidato dei beni da sottrarre alla bancarotta e da utilizzare in caso di necessita’.

I militari hanno eseguito un provvedimento di sequestro firmato dal pm della Procura di Rimini, Davide Ercolani, che sta coordinando la maxi inchiesta in cui sono ipotizzati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, furto, simulazione di reato, estorsione, bancarotta fraudolenta.

Il tesoretto era costituito da gioielli in oro e pietre preziose, diamanti e orologi da polso molto pregiati che, all’occorrenza, l’amico doveva vendere per procurargli liquidita’.
I militari hanno sequestrato quattro orologi da polso (Cartier, Patek Philipppe, Universal Geneve e A-Lange & Sohne); gioielli in oro bianco, con diamanti, brillanti e perle; la somma contante di 38.500 euro ottenuta dalla vendita di un orologio da polso e di alcune pietre preziose. Una parte e’ stata sequestrata nell’abitazione di Casalecchio, mentre il resto era in una cassetta di sicurezza della Carisbo di via Farini, nel centro di Bologna.