Rimini, 26 ottobre 2011 - "Dimenticare non si può, posso solo conviverci con questo dolore. All’inizio credevo di non farcela. Ora sono convinta di sì". Così Kate, fidanzata di Marco Simoncelli, esprime il suo dolore nell’intervista andata in onda ieri sera a Matrix.

"Oggi sono andata nella nostra casa, ho provato a dirgli che mi aveva detto che non ci saremmo mai lasciati, e invece si è sbagliato. Ci ho provato a dirglielo, e ho pensato che magari mi succede come nel film Ghost. L'avete visto il film? Penso che magari quando sarai pronto fai così", dice Kate rivolgendosi direttamente al suo Marco.

"Tutti dicono che sono giovane — continua la fidanzata di Simoncelli — ma non sono fortunata: ho ancora settant’anni davanti prima di raggiungerlo, è lunga". Sull’incidente di domenica, Kate rivela: "Quando ho visto che non aveva il casco ho capito che non c’era niente da fare, ho pregato, e mi sono venute in mente le parole del suo capotecnico che gli aveva detto ‘non mollare mai’. Speravo che anche in quel momento lo stesse ascoltando ma invece non era cosi". "Marco - continua Kate - in ogni gara diceva, se qualcuno si faceva male: oh, son le corse, se non vuoi farti niente stai a casa’. E ora penso vorrebbe che finissi così quest'intervista".

La trasmissione condotta da Alessio Vinci e andata in onda su Canale 5, ha offerto anche l'intervista a Rossella, la madre di Simoncelli: "Noi lo abbiamo accompagnato solo in quello che gli piaceva fare. La vita, se non facciamo quello che ci piace, diventa un rimpianto e lui sicuramente di rimpianti non ne avrà. Ci ha lasciato un bel ricordo e un bel messaggio e noi siamo fieri che sia stato così".

"Era molto ironico - ha detto con grande compostezza la mamma di Sic - cercava sempre di sdrammatizzare le cose, certamente questa è una cosa che non si può sdrammatizzare perchè è così e basta, però noi lo dobbiamo tenere vivo, essere sereni e tenerlo vivo. La vita deve andare avanti, Marco ci sarà sempre. Sono sempre convinta di essere una mamma fortunata per quello che ci ha dato Marco e per la Martina (la sorellina di Marco, ndr) che è rimasta con me". E ha concluso: "Ci mancherà molto perché era un grande casinaro, la casa era bombardata da quello che lasciava in giro, dal suo tono di voce forte e questo chiasso ci mancherà. Non ci è mai passato per l'anticamera del cervello 'se non avessimo fatto".