Rimini, 27 ottobre 2011 - Oggi i funerali di Marco Simoncelli saranno visibili anche all’interno del Misano world circuit, su due maxi schermi (nella foto la zona in cui saranno installati). Quasi un presagio per tutti coloro che cominciano a guardare all’autodromo come al luogo dove far vivere la memoria di Marco con una intitolazione. Il sasso lo ha lanciato Andrea De Adamich su Mediaset, e subito l’idea ha trovato tante persone a Coriano e non solo, pronte a sostenere l’idea.

«A rendere omaggio a Simoncelli – spiega De Adamich – non c’è solo il popolo di appassionati. Marco non era solo un campione in pista dove a volte era criticato per certi suo comportamenti. Era un ragazzo esuberante, ma fuori alla pista era il giovane della porta accanto e non era un cattivo esempio, ma l’esatto contrario». Insomma, era l’amico che vorresti e il figlio spontaneo e allegro. Anche per questo sono tantissime le mamme che arrivano a Coriano in questi gironi per portare un proprio ricordo a Marco.
Sic era in fondo speciale, ci dice De Adamich, ed è stata la stessa famiglia, papà Paolo e mamma Rossella, a precisare che il nome e lo spirito di Marco continueranno a vivere in una fondazione a lui dedicata.
«Sono convinto che intitolare l’autodromo a Simoncelli sia la cosa giusta. Non stiamo parlando di un campione solo in pista». A sostenere la proposta c’è anche Guido Meda. «Gliene ho parlato e mi ha confidato che sosterrà con forza la proposta».

Dal circuito Umberto Trevi, il vicepresidente della società proprietaria dell’autodromo, la Santamonica spa, preferisce rimandare ad altri tempi una riflessione di questo tipo. Già in passato c’era stata la richiesta di intitolazione del circuito alla memoria di Renzo Pasolini. E non bisogna dimenticare la scomparsa nel 2003 di Daijiro Kato, misanese d’adozione. Inoltre è trascorso appena un anno da quando Tomizawa ha trovato la morte nella gara di Moto2 al Misano world circuit. Per Trevi è meglio andarci con i piedi di piombo.

«Marco è una testimonianza positiva formidabile, ma credo che proposte di questo tipo meritino una maggiore riflessione. Certo è che anche l’autodromo intende ricordarlo nel migliore dei modi. Era uno dei nostri ragazzi». Per il momento il Misano world circuit ha aderito alla richiesta delle autorità competenti mettendosi a disposizione nel giorno dei funerali. Oggi dalle 15 tutti coloro che non riusciranno ad arrivare a Coriano, saranno deviati verso l’autodromo. Lo stesso Comune di Coriano consiglia a chi arriverà da fuori, di dirigersi da subito verso l’autodromo per evitare di rimanere bloccato nelle poche vie di accesso al centro dove, non appena si saranno radunate le poche migliaia di persone che il paese può accogliere, sarà vietato l’accesso. All’interno del paddock, davanti ai box, saranno allestiti due schermi messi a disposizione dal Comune corianese. L’accesso sarà consentito a piedi o in moto da via Kato, l’ingresso principale del circuito. Sarà aperto anche un punto ristoro e ci saranno due ambulanze per l’assistenza.

 

Su Facebook parte una petizione per intitolare il circuito a SuperSic

Intitolare il circuito di gara di Misano Adriatico (Rimini) a Marco Simoncelli, il pilota 24enne di Coriano morto domenica scorsa in un tragico incidente durante la gara di Motogp a Sepang, in Malesia. E’ quanto chiedono i suoi tifosi che con questo obiettivo hanno lanciato una petizione su Facebook. Sono gia’ quasi 27 mila le adesioni comunicate sul social network. L’obiettivo e’ arrivare a 100 mila firme. “Vogliamo il circuito italiano dedicato al mito italiano che non ha potuto vivere il suo sogno” scrivono i gestori dell’iniziativa su web.

Intanto, mentre migliaia di persone attendono di seguire le esequie di Simoncelli che si terranno alle 15 nella sua citta’ natale, il circuito di Misano ha pubblicato sulla propria home page un messaggio d’addio al giovanissimo pilota, accanto ad una sua foto con il braccio alzato, a mo’ di saluto. “A Misano World Circuit vogliamo ricordare Marco Simoncelli come un fuoriclasse della vita - si legge nel sito web - E’ imposssible trovare una parola, un pensiero, qualcosa che possa dare l’idea del dolore che sta provocando in tutti noi la morte di uno dei volti piu’ belli dello sport mondiale”.