Rimini, 11 gennaio 2012 - CI VOLEVA il governo Monti per abbattere il ‘muro’ che palazzo Garampi, per decenni, non è riuscito neanche a scalfire. E ora tremano i 180 tassisti della nostra provincia, di cui 71 solo nel comune di Rimini, di fronte all’annunciato decreto sulle liberalizzazioni che il governo intende adottare al più presto.

 

A RIMINI la lobby delle auto bianche, fino a oggi, è riuscita a fare il bello e il cattivo tempo. Ogni volta che, in questi anni, si affacciava la possibilità di una nuova cooperativa taxi o il rilascio di nuove licenze, è scoppiata la rivoluzione. E la Co.ta.Ri. (la Cooperativa tassisti di Rimini) è sempre riuscita a fermare ogni progetto sul nascere. E infatti sono più di 20 anni che che il Comune di Rimini non rilascia nuove licenze.

 

«Eppure di richieste ne abbiamo avute, nel corso degli anni. Ma alla fine — ammette l’assessore alle Attività economiche Jamil Sadegholvaad — non si è mai fatto nulla. Attendiamo con curiosità il nuovo decreto». Sulla carta ottenere una licenza di taxi non è così difficile: basta non avere carichi pendenti con la giustizia, possedere il certificato di abilitazione professionale e l’iscrizione a ruolo. Ma è indispensabile che sia un bando del Comune, per l’assegnazione. E il bando a Rimini non si fa dagli anni ’90. Qualche licenza è stata rilasciata sì nel resto della provincia, negli ultimi anni: ma si contano sulle dita di una mano.

 

OGGI la situazione è praticamente uguale a quella di 20 anni fa. A Rimini i tassisti sono 71, a Riccione ce ne sono altri 28, a Cattolica 24, a Bellaria 15. Il resto è ‘sparpagliato’ tra Misano, Santarcangelo e altri comuni della provincia. Le auto bianche sono sempre le stesse, ma non i prezzi, che sono stati ritoccati di recente. Le tariffe da e per l’aeroporto, in particolare: lo scatto iniziale è di 7,75 euro, il costo a km di 1,40 euro (ma la Co.ta.Ri. chiedeva 1,50), il prezzo per il bagaglio di 0,60 (la cooperativa ne voleva 0,80). Il ‘tariffario’ prevede anche il limite massimo di spesa: non più di 20 euro per arrivare a Riccione, non più di 30 per Misano, 40 al massimo per Cattolica, 46 per Bellaria.

 

Dall’aeroporto alla stazione di Rimini il massimo è sulla carta di 21 euro, ma per arrivare a Viserba il limite sale a 28 (e 27 per la Rimini Fiera...). Anche i prezzi per le altre corse non scherzano: 4,80 allo scatto e 1,30 al km se si gira nel solo territorio comunale di Rimini, ma la tariffa cresce del 25% (sull’importo del tassametro) se si superano i confini di Rimini... I taxi riminesi insomma non sono proprio a buon mercato, e spesso sono finiti nel mirino in questi anni per i costi elevati, nonchè per episodi in cui il servizio non è stato proprio impeccabile. Se il decreto verrà approvato, per le auto bianche cambierà musica. I tassisti riminesi temono soprattutto l’arrivo di grandi gruppi, visto che il decreto ammette il ‘cumulo’ delle licenze e dunque la nascita di vere e proprie società di trasporto.