Rimini, 24 gennaio 2012 - "Realizziamo il gelato con il latte delle nostre mucche, di razza Jersey, che per fortuna non e' contaminato, ma la gente ha comunque timore e il consumo di gelato e' molto diminuito". E' quanto racconta, dal Sigep di Rimini, il gelatiere giapponese Shinsaku Katahira, proveniente dalla regione sede del reattore nucleare di Fukushima danneggiato dallo tsunami. La presenza dell'artigiano nipponico e del suo gelato alla rosa e', infatti, un modo per dare speranza e rilanciare i consumi nella regione asiatica messa in ginocchio dal disastro ambientale del 4 marzo scorso.

Katahira partecipa al concorso internazionale dell'Associazione Italiana Gelatieri con tre nuovi gusti in omaggio al Bel Paese e al Sol Levante: il gelato al Caffe' Siciliano, quello piccante al Wasabi e il delicato Chiaro di Rosa con le preziose rose giapponesi. Katahire ha 35 anni e da 3 ha preso, assieme al fratello, le redini della fattoria di famiglia nella cittadina di Soma e della gelateria Jersey Soft & Ice nella citta' di Date, entrambe nella Prefettura di Fukushima.

Fattoria e gelateria sono situate a circa 40 chilometri dalla centrale nucleare, ma a causa della direzione del vento tutto il villaggio e' stato evacuato. I lavori per la ricostruzione della citta' di Soma sono ancora fermi e la gestione del negozio e' diventata molto difficile.

"Per non essere costretto ad abbandonare la produzione di gelato, che amo molto, e dare una speranza a Fukushima ho da poco aperto una succursale, chiamata Selene Gelato Italiano, presso l'acquario del Prince Hotel di Shinagawa a Tokio" prosegue l'artigiano rimarcando che la decisione di partecipare a Sigep di Rimini "e' stato il naturale passo successivo".

"Questa e' una manifestazione molto nota anche in Giappone - conclude - occasione imperdibile di aggiornamento per conoscere nuove tecniche, sperimentare nuovi abbinamenti e accrescere la qualita' e il gusto della mia produzione anche in relazione alle richieste che arrivano dalla nuova clientela di Tokio".