Rimini, 3 febbraio 2012 - I SINDACI della Valmarecchia chiedono rinforzi. Per combattere l’eccezionale ondata di neve e gelo che continua a imperversare, hanno chiesto l’intervento dell’esercito al presidente della Provincia, Stefano Vitali. La richiesta è stata presentata ieri pomeriggio durante il tavolo tecnico a Novafeltria al quale si sono seduti i primi cittadini, Vitali e il dirigente Massimo Venturelli. «I sindaci hanno avanzato questa proposta — spiega il presidente Vitali durante il viaggio di ritorno verso Rimini — E’ una soluzione che valuteremo. La situazione è davvero molto difficile, al limite, se non oltre, la praticabilità di interi tratti di strada. La Marecchiese dopo Villa Verucchio è veramente difficile da percorrere. Il nostro obiettivo adesso è reperire altri mezzi per pulire le strade e per garantire il passaggio dei mezzi di soccorso. Ci sono molte famiglie isolate e l’emergenza non è ancora terminata: siamo infatti ancora in stato di pre allarme per il weekend. Il nostro appello ai cittadini è di uscire solo in caso di necessità».

Una situazione davvero difficile che ha fatto fioccare tante polemiche sugli amministratori. «Questo è il momento della responsabilità — prosegue Vitali — non di fare polemiche. In Valmarecchia nessuno ricorda una nevicata di questa portata». E proprio per questo motivo che ieri mattina il presidente della Provincia ha chiesto lo stato di crisi e di emergenza. «In Valmarecchia la situazione più grave è quella legata alle condizioni meteo, mentre in Valconca l’allerta arriva dai blackout: intere frazioni sono senza luce e riscaldamento».
 

IERI la neve ha continuato a cadere abbondantemente su tuto l’entroterra riminese. Mentre sulla costa si è riversata solo tanta pioggia. A Pennabilli, Maiolo, Castedelci, Sant’Agata Feltria, ma anche Perticara, la neve ha raggiunto quasi due metri d’altezza. Un record senza precedenti. Su tutte le aree restanti non è scesa sotto il metro. Nella bassa valle, da Corpolò a Santarcangelo, passando per Montecieco-Marignano e Covignano, i centimetri sono stati tra i 60 e gli 80. Le emergenze sono state tantissime. La Marecchiese è stata chiusa nei pressi di Secchiano, per colpa di un nuovo tir rimasto incastrato sulla carreggiata. Le strade che portano da Novafeltria a Perticara e da Perticara a Sant’Agata, ma anche da Maciano a Pennabilli, sono state riaperte, ma ad una sola carreggiata. Polizia Stradale, Vigili del Fuoco, Forestale, Carabinieri e Protezione civile, hanno cercato ininterrottamente per 24ore, di aprire varchi, tagliare centinaia di rami spezzati in strada, ma anche aiutare le famiglie più isolate, in tutto l’entroterra.
 

I DISAGI maggiori sono stati a San Clemente, Saludecio, Montescudo, Talamello e Novafeltria. Alcuni uomini sono intervenuti per liberare anche due cappannoni, una tipografia a Campiano di Talamello e l’impresa ‘Laterizi Alan Metauro’ di Secchiano, i cui tetti sono crollati a causa della neve troppo pesante. Proprio nell’azienda secchianese, militari e pompieri hanno bloccato anche una grossa fuga di gas. Accanto a forze dell’ordine, Protezione civile e amministratori, a rimboccarsi le maniche ieri sono stati anche moltissimi cittadini. Come i giovani a Pennabilli che, armati di badili e turbine, hanno liberato gli ingressi di molti anziani e anche delle suore del monastero. «I volontari sono molto importanti - osservano tutti i sindaci di vallata - in ogni frazione. Bisogna operare in sinergia. La situazione è drammatica e nelle prossime ore forse peggiorerà».
 

LE SCUOLE resteranno chiuse fino a sabato compreso, in tutti i Comuni della Valmarecchia. Oggi, chiusi anche gli istituti in Valconca e a San Marino. In Repubblica porte serrate anche per tutti gli uffici pubblici. Questa mattina hanno invece riaperto gli istituti della costa: Bellaria, Rimini, Riccione e Cattolica. Misano, nonostante ierisia stato l’unico Comune a tenere aperte le scuole, oggi e domani le chiuderà per il patrono.