Rimini, 5 marzo 2012 - Firmato a Rimini dal ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri il nuovo protocollo tra Regione e Prefetture dell'Emilia Romagna che estende le cautele antimafia anche nel campo dell'edilizia privata. In base all'accordo, valido per due anni e rinnovabile, tra chi puo' richiedere la certificazione di 'pulizia' ora ci saranno anche le imprese affidatarie ed esecutrici private di lavori, per i quali i Comuni rilasciano il permesso di costruire.

La Regione chiedera' quindi al prefetto di turno le informative antimafia per le imprese che vogliono partecipare ai bandi dove sono previsti contributi pubblici. Nei casi in cui l'azienda non abbia sede legale in Emilia-Romagna, viale Aldo Moro inoltrera' la richiesta di informazioni alla Prefettura competente per territorio. Se a carico delle ditte richiedenti dovessero emergere elementi relativi a tentativi di infiltrazioni, la Regione provvedera' a escluderle dai finanziamenti.

Si e' concordato inoltre di porre nel protocollo un limite di 70mila euro, come importo minimo dei lavori per configurare l'obbligo di acquisire la documentazione antimafia. Tra gli effetti del documento di intesa, poi, c'e' anche un'ulteriore qualificazione delle stazioni appaltanti e degli operatori economici, ma anche una maggiore semplificazione dei procedimenti e degli adempimenti per potenziare i controlli sugli appalti dell'edilizia privata (certificazioni antimafia ma anche modelli Gap e G118 per i subappalti e subforniture, che le stazioni appaltanti devono inviare alle Prefetture).

L'accordo sottoscritto in presenza di tutti i prefetti, tutti i sindaci dei Comuni capoluogo, tutti i presidenti di Provincia cosi' come di Anci-Upi Emilia-Romagna, attua la legge regionale 11 del 2010, "Disposizioni per la promozione della legalita' e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata", che proprio all'articolo 12 chiama in causa direttamente le Prefetture. Proprio "a tutela di una economia sana in una regione fra le piu' produttive del territorio nazionale", come ricorda stamane nel suo intervento al Museo della citta' riminese il prefetto di Bologna Angelo Tranfaglia, le Prefetture sono dunque pronte ad un nuovo superlavoro.

"Di protocolli ne abbiamo fatti tanti - ha commentato Cancellieri -, ma questo per la prima volta va a guardare nel privato. Credo che non sia mai successo". Il ministro, in particolare, apprezza la volontà della Regione e degli altri enti locali di dotarsi di questo nuovo strumento per il contrasto alle infiltrazioni: “E’ molto bello anche questo passo in avanti che ha fatto la Regione Emilia-Romagna nel darsi delle norme particolari e quindi affrontare il problema con molta serietà. Siamo ben felici di questo momento di collaborazione”.

Anche il presidente della Regione, Vasco Errani, ha rimarcato a piu’ riprese l’importanza del protocollo: "Quello delle infiltrazioni malavitose è un problema che noi vogliamo guardare in faccia e affrontare con grande determinazione". "L’importanza di questo accordo - ha sottolineato - sta nella grande collaborazione tra le prefetture, il ministero degli Interni, la Regione e le istituzioni locali per affermare sempre di piu’ la legalita’, che e’ un valore fondamentale dell’economia e della nostra societa’”. Su questo, insiste il governatore, “ci sono impegni precisi della Regione in piena collaborazione con le prefetture per il contrasto alle infiltrazioni della criminalita’ organizzata”.

A margine della firma del protocollo, il ministro ha poi commentato la vicenda della rapina ad extracomunitari da parte di 4 poliziotti a Bologna. "Queste cose danno sempre molta tristezza, perche’ accorgersi che esistono problemi di questo genere, reati cosi’ squallidi...". Cosi’, "C’e’ anche molta gratitudine per la magistratura - ha proseguito Cancellieri -: diciamo alla magistratura di lavorare con serieta’ perche’ noi siamo sempre dalla parte delle regole’’.

Fra i temi di viva attualità su cui il ministro si è espressa c'è la protesta contro la Tav: “Rimane sempre la fermezza sul fatto che l’opera debba andare avanti e debba essere conclusa”. Il ministro dell’Interno insiste dunque sulla necessità di proseguire nei lavori della Tav nonostante le eclatanti proteste in atto anche in queste ore. Il ministro si sofferma sul recente episodio del traliccio: “Il traliccio è stato isolato, i Vigili del fuoco sono sotto. Purtroppo la situazione è molto delicata, ci stiamo lavorando”.

Cancellieri poi ha commentato le affermazioni dei leader No-Tav che hanno detto come non convenga a nessuno una prova di forza: “E infatti, non conviene a nessuno. Dovrebbero cominciare loro pero’. Comunque, io credo che grazie a Dio - conclude il ministro con riferimento alle accuse nei confronti del Governo - abbiamo una magistratura che opera molto bene. Qualsiasi azione verra’ giudicata da chi dovra’ giudicare, poi vediamo”.