San Marino (Rimini), 4 aprile 2012 - PIANGE il telefono. Soprattutto quello dei clienti Wind che in questi giorni hanno ricevuto un sms che annuncia il servizio di roaming per San Marino. Una novità che rischia di prosciugare il credito molto più velocemente e che sancisce l’ingresso del Titano fra i paesi stranieri anche per la telefonia. Secondo i messaggi arrivati sui cellulari di clienti italiani e sammarinesi delle due compagnie telefoniche, dal 30 aprile scatterà la rivoluzione tariffaria. «Potrà chiamare l’Italia a 20 cent/minuto più lo scatto di 16 cent, ricevere a 13,2 cent/min, inviare sms a 13 cent e navigare a 1cent/kbyte. Recesso senza costi entro il 29 aprile». Questo il testo inviato dalla Wind a uno dei suoi clienti, un lavoratore frontaliere. In soldoni, aumenta il costo della telefonata, quello degli sms e soprattutto si pagherà anche per ricevere una telefonata. Proprio come capita all’estero. Quando i clienti Wind ‘agganceranno’ le antenne sammarinesi pagheranno un conto salato per il roaming internazionale.
 

IL DETTAGLIO ovviamente non è sfuggito e sul profilo Facebook del coordinamento frontalieri si è scatenato un acceso dibattito. E sono tanti quelli che si sono visti recapitare il messaggio che promette gli aumenti tariffari. Del caso si è interessato anche l’Asdico, l’associazione conusumatori, che ha contattato subito i colleghi italiani. «Abbiamo chiesto di parlare con Wind — spiega il segretario Gianluigi Giardinieri — perchè vogliamo approfondire la situazione. In un territorio come quello sammarinese, completamente inserito all’interno dell’Italia, il rischio di roaming è altissimo. Ci sembra una cosa ridicola: invece di abbattere le barriere, se ne vogliono innalzare di nuove scaricando i costi sui clienti. Chiediamo anche agli organismi pubblici di interessarsi alla questione».
 

LE ISTITUZIONI sammarinesi non sono state informate del cambio di tariffazione che interessa non solo gli italiani, ma anche molti clienti della piccola Repubblica. Chi invece sta tentando di far ritornare la compagnia telefonica italiana sui propri passi è la Prima. «E’ stata una scelta unilaterale di Wind — spiega l’amministratore delegato di Prima, Andrea Della Balda — che ci ha sorpreso. Abbiamo chiesto lumi e ci hanno detto che potrebbero anche ripensarci. Ma a quanto pare non lo hanno fatto visto che ai clienti sono arrivati gli sms. E’ una scelta davvero ridicola. Noi abbiamo accordi con Vodafone, Tre e anche con Wind che prevede una copertura dei loro clienti quando sono nel territorio sammarinese. In questo modo le tariffe sono praticamente identiche a quelle italiane. Ma questo gesto di Wind non possiamo far altro che interpretarlo come ostile». E lo stesso potrebbero considerarlo anche gli stessi clienti che potrebbero migrare verso altre compagnie. Il credito della Wind sta per esaurirsi e per ricaricarlo servirà un rapido cambio di linea.
 

di Filippo Graziosi