Rimini, 13 aprile 2012 - SILVIO BERLUSCONI potrebbe avere pagato le spese legali di Nicole Minetti, il consigliere regionale della Lombardia per il Pdl, imputata nel processo milanese per induzione e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile, nel caso Ruby. Tra i suoi difensori, c’è anche lo studio riminese Gagliani-Righi. In una segnalazione di ‘operazioni sospette’ dell’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia del 28 giugno 2011, si parla infatti di un bonifico di 100mila euro del 22 giugno, da un conto ‘intestato a Silvio Berlusconi’, verso uno acceso dalla Minetti. La segnalazione aggiunge che parte della ‘provvista’, circa 87mila euro, è andata, il 23 giugno, con tre bonifici, verso soggetti che possono ‘coincidere’ con la difesa della Minetti: Daria Pesce, Piermaria Corso e lo studio legale associato Gagliani-Righi. Carte che i pubblici ministeri hanno depositato come indagini supplettive. In particolare, a Daria Pesce sono stati versati 37.440mila euro, a Piermaria Corso 24.960 e allo studio riminese 24.960 euro. Versamenti che risultano partiti dallo stesso conto di Nicole Minetti, su cui l’ex presidente del Consiglio aveva versato i 100mila euro. Di qui, il sospetto degli inquirenti che Berlusconi possa avere pagato le spese legali della consigliera regionale.

L’AVVOCATO riminese Paolo Righi non si scompone e di dice «tranquillissimo». «Resto stupito di questa polemica — dice Righi — si tratta di affermazione assolutamente falsa e smentita dai documenti stessi che provano come sia io che gli altri due colleghi difensori della Minetti siamo stati pagati dalla nostra assistita con un bonifico bancario, proveniente dal suo conto corrente personale. Io le ho presentato una regolare nota spese, lei ha pagato e ho emesso regolare fattura. E’ tutto nelle carte. Quello che insinuano, e cioè che Berlusconi abbia pagato i legali della Minetti, è smentito dai documenti». Facendo intendere che non è compito dell’avvocato indagare se i soldi con cui il cliente paga la parcella le sono stati prestati dal padre, da un amico o da un parente. Quanto alla diretta interessata, assicura di essere in grado di chiarire. «Si tratta di somme di denaro che ho ricevuto in prestito per far fronte a esigenze personali. D’altro canto, tutto è stato fatto alla luce del sole, in maniera più che trasparente ed esclusivamente in ragione del notorio rapporto di amicizia che mi lega al presidente Berlusconi».