Rimini, 1 maggio 2012 - PREZZI da fame, stracciati, stracciatissimi. Quasi un ritorno al ‘turismo del cartoccio’ (definizione di Fabio Galli) quello cui Rimini assiste impotente da anni.
E che in questi giorni di crisi sta mostrando segni di preoccupante espansione. «Di questo passo pagheremo noi i vacanzieri per venire a Rimini», la butta sul ridere la presidente degli albergatori, Patrizia Rinaldis. Ma il tema è serio.

Lo conferma la stessa leader dell’Aia: «Ci sono dei quattro stelle in questo periodo che fanno 29 euro per il pernottamento nella camera doppia, fanno 14,5 a testa».
Una giornata trascorsa al telefono alla ricerca di ‘Mister discount’ (alberghiero): inutile. Tanti lanciano il sasso dei 15 euro al giorno, ma tutti ritirano la mano.
Forse sarebbe difficile spiegare come fai quadrare i conti (personale in regola, fatture, fornitori ecc.) incassando due soldi al quintale.

Ci ‘consoliamo’, si fa per dire, con la scoperta di quel che per ora sembra il nuovo record negativo del turismo straccione: «In aprile e maggio in qualche vecchio tre stelle a Marina centro chiedono 9-10 euro per la notte — racconta Mario Pappano, titolare della Taverna degli Artisti e di due alberghi —. Mezza pensione 12 euro, completa 18, pasto extra 3 euro. Roba da matti. E il guaio di Rimini è che siamo in mano alle agenzie. Le quali ‘sparano’ offerte indecenti, dopo 18-20 euro al giorno la pensione completa in bassa stagione, e qualcuno che accetta lo trovano sempre, purtroppo».

«Noi ospitiamo bimbi gratis fino a 10 anni — fanno eco dall’hotel Carnaby —, ma i prezzi vanno sui 50 euro per la pensione completa». Come si fa a guadagnarci con 18 euro, a suo avviso? «Cibo non di qualità, pasta al pomodoro, la fettina di carne, cose semplici».

Sarà. Dall’albergo Alcatraz narrano di un altro ‘colpaccio’ messo a segno da una nota agenzia del Riminese la scorsa estate: «Hanno piazzato 840 anziani del comune di Moncalieri, distribuendoli in circa quindici alberghi, a 17 euro al giorno ciascuno. Non so come ci stiano dentro, neppure ti paghi i costi vivi». Il mistero resta, ma la «proposta indecente» è ripetuta anche quest’anno. Giugno o settembre. «E’ richiesto — recita la mail dell’agenzia — trattamento di 14 pensioni complete con bevande ai pasti; un quarto di vino più mezza minerale a persona; drink di benvenuto e festa di arrivederci con serata danzante e gadget; servizio spiaggia - 1 ombrellone e 2 lettini ogni 2 persone; una gratuità ogni 20 persone. Budget richiesto: 23/25 euro». Prosit!
 

Mario Gradara