Rimini, 3 maggio 2012 - L’ENTRATA in scena è stata degna di una grande star. La scenografia però non era una ‘prima’ cinematografica, ma la chiesa di Bellariva pronta a celebrare le cresime. E il protagonista non era un attore, ma il vescovo emerito di Rimini, Mariano De Nicolò. Che domenica 22 aprile è arrivato alla parrocchia di viale Regina Margherita a bordo di una lussuosa Rolls Royce d’epoca. Un arrivo a sorpresa, immortalato da qualche partecipante alla cerimonia, che è puntualmente finito su Facebook scatenando una gustosa polemica fra ‘innocentisti’ e ‘colpevolisti’.

A pubblicare la fotografia sul proprio profilo è stato il cabarettista riminese Carlo Frisi, che ha acceso le polveri della discussione. «Io mi chiedo se in un periodo così difficile —- scrive Frisi nel suo post — dove alla Caritas c’è sempre più gente e le famiglie devono dire ai figli di risparmiare, un vescovo possa presentarsi così. Anche se è stato un passaggio gratuito non era da accettare. Per che cosa si fanno le dottrine ai ragazzi? Se la macchina fosse della curia o di qualcuno vicino, chiedo alla Guardia di Finanza di controllare se il cliente è congruo, come si dice adesso. Ho fatto un sacco di spettacoli per i poveri e le associazioni bisognose, dopo aver visto questa foto mi preoccupo per l’utilizzo dei fondi, questo lo dico senza generalizzare».

Apriti cielo. Nei giorni successivi sono state decine le persone che sono intervenute nella discussione, con post tra il serio e il faceto. «E’ scandaloso. Questa foto non è un bell’esempio per i giovani che ascoltano la parola di Dio» ha scritto Francesca. «E’ semplicemente un comportamento non consono a un buon pastore — il parere di Claudio — Si può perdonare, ma non giustificare un simile episodio. Una caduta di stile da parte di un uomo come tutti noi». «Credere di aver trovato con una foto uno strumento per buttare giù dalla torre una persona, è davvero riprovevole» la difesa di Gennaro. La prende sul ridere invece Marco che scrive. «Per me ha anche sgommato».

A ristabilire la verità sulla vicenda è lo stesso monsignor De Nicolò. «Naturalmente questa auto non è la mia — scherza il vescovo emerito — e quella di domenica scorsa è stata la prima volta che salivo a bordo di una macchina del genere. Dalla parrocchia di Bellariva sono venuti a prendermi per partecipare alle cresime. Quando ho visto la Rolls Royce ho subito detto al signore che la guidava: ‘Così mi mette in imbarazzo’. Durante il tragitto questo signore, che possiede una ventina di queste vetture d’epoca, mi ha spiegato che l’auto, con targa della Gran Bretagna e guida a destra, era del 1976 ed era appartenuta a un attore famoso. Una gran bella macchina, nulla da dire. E immaginavo che avrebbe creato qualche imbarazzo. Quando sono arrivato il sagrato della chiesa di Bellariva era gremito e la gente guardava incuriosita questa Rolls Royce. E quando sono sceso dall’auto ho visto molte facce stupite». Un’assoluzione con formula piena per il vescovo emerito che in realtà è abituato a viaggiare con una più modesta utilitaria.

Filippo Graziosi