Rimini, 24 maggio 2012 - LA SCOSSA ha messo in fibrillazione i riminesi. Spaventati da un terremoto e dal fatto che lo Stato non intende più pagare i danni dovuti alle calamità, in tanti stanno cercando un copertura assicurativa contro i rischi sismici. «Da lunedì non faccio altro che rispondere alle telefonate dei clienti — racconta Giuseppe Pecci delle Generali — Dopo quanto successo in Emilia sono tanti i nostri assicurati che vorrebbero stipulare una polizza specifica sulla casa. Un fenomeno nuovo, visto che di solito questa è una scelta che fanno le grandi aziende. La nostra proposta prevede un premio di 178 euro all’anno che copre un valore di 100mila euro per il costo di ricostruzione dell’immobile. Un costo che si aggiunge alla polizza incendio classica». La psicosi del terremoto però mette a rischio anche le stesse assicurazioni. «Se tutta Rimini decidesse di stipulare queste polizze — spiega ancora Pecci — le assicurazioni non sarebbero in grado di poter pagare eventuali risarcimenti». Al momento però tanti clienti stanno chiedendo solo informazioni sul costo di queste assicurazioni che in Italia non sono obbligatorie, ma che potrebberlo diventare. Anche alla luce del decreto legge sulla Protezione civile che stabilisce «l’esclusione dell’intervento dello Stato per i danni subiti dai fabbricati», pur promettendo sgravi fiscali come incentivo. Per non rischiare allora ci si deve organizzare in proprio. «Stiamo ricevendo tante richieste — conferma Marco Angelini di Ina Assitalia —, ma devo dire che eravamo pronti da alcuni mesi con queste polizze. Prima del terremoto erano molto rare, una decina in tutto. Per un appartamento di media metratura si pagano circa 320-350 euro all’anno: di questi circa 140 per il rischio sismico che vanno a coprire un valore di 100mila euro». Cifre che non si discostano più di tanto da quelle dell’Ania (associazione delle imprese assicurative): per le polizze contro i rischi sismici a Rimini costano in media 148 euro. «Ma ancora c’è poco interesse — spiega Fabio Garetti della Toro — Le compagnie mettono franchigie troppo alte e il risarcimento massimo è del 50%: per questo sono pocco appetibili. Noi abbiamo anticipato i tempi e abbiamo iniziato a pubblicizzare e a chiamare i clienti per proporre la nostra polizza. Per un appartamento del valore di 200mila euro si paga un premio di circa 150 euro per l’incendio più altri 100 per il rischio terremoti».

PREZZI decisamente più bassi rispetto a quelli applicati in zone meno sismiche della nostra. Come l’anomalia di Roma, città dove il rischio è considerato molto basso, dove una polizza completa può costare anche 440 euro. Mentre a Ferrara che in questi giorni ha pagato un pesante tributo, ne servono 420. Tariffe naturalmente lontanissime da quelle di L’Aquila, completamente distrutta dal terremoto del 2009: per la garanzia totale di un appartamento servono 2.240 euro, quasi esclusivamente per le calamità. «In questi giorni abbiamo ricevuto delle telefonate — spiega Giuseppe Riccio di Aurora — ma non come ci si potrebbe aspettare. Entro la fine di quest’anno proporremo una polizza specifica che costerà in media 170 euro in più all’anno. I costi al momento sono alti perchè poche sono le persone che hanno queste polizze». E se si aggiunge anche la stangata dell’Imu i costi continuano a lievitare: più che dolce la casa sta diventando sempre più salata.

Filippo Graziosi