San Marino, 22 giugno 2012 - Da ieri i cittadini sammarinesi omosessuali hanno lo stesso diritto a convivere degli etero. E’ stata approvata con 33 voti favorevoli e 20 contrari l’istanza d’arengo che proponeva l’estensione della possibilita’ di convivenza senza discriminazione. Il pensiero del governo e’ stato espresso dal segretario di stato agli Affari esteri, Antonella Mularoni, che ha sottolineato che “ci si rimette alla volonta’ dei gruppi consiliari che hanno avuto piu’ occasioni di esprimersi e si rimettera’ alle loro decisioni”.

Si sono pronunciati a favore il partito dei Socialisti e dei democratici, “in molti Paesi europei c’e’ anche la possibilita’ del matrimonio tra persone dello stesso sesso - commenta Fiorenzo Stolfi -, a San Marino e’ una richiesta minimale, per questo ritengo giusto accoglierla”, Alleanza Popolare che, per bocca di Alberto Selva, parla di “situazioni che meritano di essere riconosciute, rispondendo cosi’ a un sentimento di giustizia”, il partito dei Socialisti riformisti sammarinesi, il cui consigliere Germano De Biagi, fa appello alla necessita’ di recuperare il tempo perduto “in un Paese libero e democratico”. Favorevoli anche i Moderati e Sinistra unita. “Poter convivere e poter avere l’opportunita’ per il partner non sammarinese di risiedere a San Marino diventa molto significativo”, e’ il pare del consigliere di Su, Francesca Michelotti.

Piu’ sfumata la posizione del partito democratico cristiano sammarinese (Pdcs), per cui “l’istanza pone un problema che piu’ che giuridico e’ sociale- spiega il capogruppo, Luigi Mazza-, e sono molte le implicazioni che richiedono un’ampia analisi” e anche se “nei rapporti tra persone dello stesso sesso ci sono diritti che vanno garantiti”, il partito “non puo’ esprimersi a favore”, anche se ai consiglieri e’ lasciata liberta’ di voto.