Rimini, 26 settembre 2012 - ALTRO che «riunione tecnica» con i funzionari comunali per chiarimenti sull’applicazione dell’imposta di soggiorno, che a Rimini parte il 1° ottobre. Sembrava di stare in curva nord all’Olimpico. Al teatro Novelli, gremito in ogni ordine di posti, quasi 400 albergatori imbufaliti. Ce l’avevano con i funzionari comunali, col sindaco Gnassi («Ravaioli e Melucci non l’avrebbero mai introdotta»), con la presidente dell’Aia, Patrizia Rinaldis: «Troppo moscia su questa partita, dovevamo andare a Roma con 20 pullman al momento giusto». «Siamo stati troppo fiacchi: alla manifestazione provinciale anti-tax a Riccione noi di Rimini eravamo quattro gatti». «Siamo dei pecoroni». «I turisti non pagheranno, ci troveremo a litigare con i clienti, che l’anno prossimo andranno da un’altra parte», tuonano. «Io ho già perso due pullman di calciatori che l’hanno saputo e si spostano Riccione», aggiunge un altro. «Io saprei cosa fare, ma dopo mi legano», grida un giovane albergatore. «Non è possibile che Rimini applichi la tassa e Riccione no: ci faranno neri!», sbotta in coro un gruppetto di operatori. Parole dure anche verso i tecnici comunali, interrotti a più riprese mentre tentano di spiegare i meccanismi di riscossione e versamento al Comune dell’imposta. La funzionaria Manduchi minaccia più volte di andarsene: «E’ un’arena». Attaccata dopo che ha definito «semplice» tutto il meccanismo: «Sarà semplice per voi che state alla scrivania, provi lei a gestire un albergo e fare tutto il resto», urla una donna.

Più volte la Rinaldis sale sul palco per invitare alla calma, con toni duri: «Chi vuole vada via, gli altri ascoltino le spiegazioni. Comunque chiederemo che l’imposta nel 2013 sia cancellata e sostituita dalla tassa di scopo o altro. Abbiamo dato parecchi segnali contro questa tassa» (risate in sala). «E’ una tassa anti-turismo: l’ho detto ai russi alla Fiera di Mosca, non ci credevano». I funzionari spiegano che l’albergatore deve schedare chi si rifiuta di pagare, e conservare nome e copia del documento per 5 anni. «Non siamo poliziotti, schedateli voi», sbraita la platea. Novità: i bonifici dei versamenti trimestrali dovranno pagarli gli albergatori. «I turisti fuggiranno da Rimini, dove 3 euro su 30 pesano — profetizza un veterano —. Torneremo tutti a vangare la terra, compresi voi del Comune».

di Mario Gradara