Rimini, 15 novembre 2012 - Gli antennisti riminesi insorgono contro la Rai, per colpa del digitale terrestre. A due anni dallo spegnimento dell’analogico, i problemi di segnale, sulla costa, non sono affatto risolti. Ieri mattina si è svolto un incontro tra le parri, organizzato da Cna Rimini e Forlì. Presenti un centinaio di antennisti delle province di Rimini, Forlì Cesena e Pesaro.

 

L’accavallarsi delle frequenze provenienti da oltre una decina di ripetitori dislocati sul territorio, crea ancora zone d’ombra e migliaia di disagi. «Il nostro lavoro da mesi viene screditato — dicono alcuni artigiani — Questo per colpa dei tecnici che non ci hanno spiegato bene i problemi e come pensavano di risolverli, mese dopo mese. Ci siamo trovati a spostare continuamente le antenne e a discutere con gli utenti che non ci hanno nemmeno pagato. La Rai deve spiegare ai cittadini che non siamo noi che ci approfittano della situazione: i problemi sono reali».

 

Le zone più colpite sono Cattolica, Gabicce, la Valconca, ma anche Viserba, Torre Pedrera, Bellaria e Santarcangelo. «Nel periodo estivo i disagi sono stati tantissimi — afferma Mirco Galeazzi — soprattutto per le strutture ricettive. La gente è stanca. E’ un grave disservizio pubblico».

 

I tecnici di Rai Way, ammettono la propria colpa. «Dopo lo switch-off — spiega Mirco Palmieri, responsabile del servizio frequenze — c’è stato sicuramente poco dialogo tra noi tecnici e gli antennisti locali. I problemi ci sono, non lo neghiamo. Ora la nostra collaborazione è fondamentale. Lavoreremo per realizzare un sito internet che possa mettere a disposizione in tempo reale, comune per comune, tutte le informazioni sulle frequenze e ricevere, dagli antennisti, tutte le osservazioni sui problemi».

 

Al momento però, una soluzione definitiva alla mancanza di segnale, non c’è. «Cercheremo di abbassare le frequenze della zona Friuli che vanno a interferire con queste zone — affermano gli ingegneri — Sono però in corso delle prove. E’ tutto in divenire. Dobbiamo anche seguire le decisioni del Ministero, che cambiano continuamente».

Emiliano Bugli, referente Cna Rimini e organizzatore dell’incontro di ieri, solleva un altro problema: «Entro dicembre la Rai dovrà anche eliminare la frequenza 54, che garantiva un ‘salvavita’ per trovare i canali che non si vedevano sulla frequenza 24. Cosa succederà con il cambio banda? E quando le frequenze Lte (internet ad alta velocità per cellulari) saranno attivate nel 2013, ci saranno altri problemi di ricezione per le tv? Questa partnership con Rai Way per realizzare il sito di informazione, è un passo importante. Ma ancora tanto deve essere fatto. Anche la Provincia, i Comuni, e le associazioni dei consumatori devono lavorare con noi, per essere vicini ai cittadini e farsi sentire con gli enti nazionali».
 

Rita Celli