Rimini, 15 dicembre 2012 - ESCONO di scena Tia (tariffa igiene ambientale, a Rimini) e Tarsu (tassa rifiuti solidi urbani, negli altri comuni). Arriva la Tares, tassa rifiuti e servizi. Risultato: un rincaro pesante nelle bollette, che peserà sulle tasche dei cittadini, sempre più spremuti. Il governo ha imposto dal primo gennaio, a livello nazionale, la Tares. «Ma c’è ancora una gran confusione, non c’ho capito molto», ammette Samuele Zerbini, presidente della V Commissione al Bilancio, che ieri ha approvato a maggioranza l’Atto d’indirizzo per la Tares. «La prima delle 4 rate — spiega Zerbini — si pagherà entro i 31 gennaio, ricalcando la Tia. Quando da Roma arrriverà il Regolamento applicativo, si saprà l’ammontare finale. Comunque, ci saranno purtroppo aumenti pesanti».

Lo conferma l’Osservatorio nazionale Uil Politiche territoriali: «Rincari certi nel Riminese rispetto ai 250 euro medi pagati oggi per i rifiuti da ogni famiglia, per Tia o Tarsu». La nuova tassa si pagherà in base all’80% della superficie calpestabile. Inoltre, dovrà coprire interamente il costo del servizio (oggi si arriva all’80%). Il governo impone 0,30 euro in più a metro quadro, che incamera. Lascia ai Comuni scegliere se introdurre ulteriori 0,10 euro in più, sempre a metro quadro. «Su questo nessuna decisione, è prematuro, il quadro è troppo confuso», mette le mani avanti l’assessore al Bilancio Gianluca Brasini. Che ammette: «Gli 0,30 euro valgono circa un 12% di aumento medio».

Nel solo capoluogo sinora l’ente gestore (Hera Servizi) incassava come Tia sui 34 milioni di euro l’anno, tra raccolta, pulizia, trattamento e smaltimento rifiuti. Dal 2013 le somme transiteranno nelle casse del Comune, che ne tratterrà una minima parte, se applicherà il teorico balzello extra di 0,10 cent a metro. Ma il comune dovrebbe anche munirsi di un ufficio riscossione ad hoc, smantellato anni fa, quando incaricò Hera della gestione. Non c’è tempo. Un’ipotesi del governo - che con la Tares ha anche chiuso la partita dell’Iva sulla Tia, senza rimborsi ai cittadini - è lasciare per un anno il tutto agli attuali gestori. Atersir (ex Ato) deciderà su eventuali rincari della tariffa base, il 21 dicembre. «Previsti ritocchi legati solo all’inflazione, circa 1,5%», assicura il direttore Hera Rimini, Edolo Minarelli. Con la Tia una casa di 100 metri quadri pagava 270 euro; di 50 mq 170 euro. Un capannone artigianale di 1.000 mq 3.600 euro. Un albergo di 1.500 mq 10.900 euro. L’aumento medio sarà tra 14% e 17%.
 

Mario Gradara