Rimini, 14 gennaio 2013 - VIOLENZA e sangue ancora una volta di notte nel cuore di Rimini. Così di giorno il centro muore e di sera imperversa il malaffare. Alle spalle di piazza Cavour, mentre centinaia di ragazzi socializzavano nelle cantinette della piazzetta, tra due nordafricani è scoppiata una lite finita a coltellate. Mancava una manciata di minuti all’una di sabato notte, quando un automobilista passando ha visto nel giardinetto accanto alla sala del consiglio, dietro il Palazzo del Podestà, un tizio che ne colpiva un altro, brandendo un coltello. Il cittadino ha chiamato immediatamente la polizia che in un attimo, con una Volante, è arrivata sul posto. Dell’aggressore non c’era più traccia, mentre in terra era rimasto un marocchino di quasi 26 anni: aveva piccole ferite sul corpo, ma soprattutto una mano ‘aperta’ da un fendente. Il nordafricano, che non risulta avere una casa, è stato portato all’ospedale, dove gli sono state medicate le ferite ed è stato operato alla mano. Non è mai stato in pericolo di vita e i poliziotti lo hanno subito interrogato sospettando che alla base della lite ci fossero questioni di spaccio. «Non lo conosco, non so cosa volesse da me, nè perchè mi abbia aggredito», avrebbe riferito a proposito del suo aggressore. Dichiarazioni cui non credono affatto gli investigatori della Squadra mobile che si sono messi immediatamente ad indagare sulla vicenda. Nel giro di poche ore hanno fermato un tunisino di 29 anni che risponderebbe alla descrizione del testimone oculare, l’automobilista che ha dato l’allarme, e che, soprattutto, è conosciuto dalla polizia perchè farebbe parte del gruppo di spacciatori magrebini che bazzicano piazza Cavour e i giardinetti, già finiti in manette dopo l’ultima grande rissa in piazzetta, quella dei primi di aprile dello scorso anno quando furono nove le persone ferite e tre gli arrestati.

DI CERTO sabato notte i due sonordafricani avevano bevuto parecchio e non è escluso che la lite sia scaturita anche grazie agli animi surriscaldati dall’alcol, ma gli investigatori sembrano privilegiare la pista di una qualche resa dei conti legata allo spaccio di cui sia il marocchino che il tunisino sarebbero degli specialisti. Per sapere se resti il tunisino fermato sabato notte l’unico indagato per l’aggressione al marocchino occorre aspettare oggi, tuttavia in ogni caso, dato che le ferite non sono gravi, potrebbe venire solo denunciato a piede libero e non arrestato. Resta il fatto che i giardinetti dietro Palazzo del Podestà e anche piazza Cavour, la sera che abbastanza presto, si popolano di un folto stuolo di soggetti che rendono il cuore del centro storico un luogo che incute timore.

lo.la.