Rimini, 20 febbraio 2013 - Nessuno ci portera’ via i russi. Il principale azionista dell’aeroporto Fellini, il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali, non crede che l’aggravarsi della crisi del gestore Aeradria faccia scappare dalla riviera romagnola tour operator e passeggeri dell’ex Urss per farli approdare su scali concorrenti come Ancona, Bologna o altri. “Non ci sono trattative che ci possano preoccupare. Il nostro rapporto con la Russia e’ consolidato, le condizioni che ci sono qui non le trovi da altre parti. Il nostro unico problema e’ quella dell’incertezza e della confusione, non e’ economico”, taglia corto Vitali oggi, a poche ore dal nuovo esborso milionario a favore di Aeradria per farla sopravvivere almeno fino al responso (in giugno) sul piano di concordato in corso.


E se anche a Forli’ da tempo circolano voci (dopo quelle su arabi e cinesi) su possibili investitori russi interessati al bando di privatizzazione concordato con Enac per lo scalo Ridolfi, il presidente riminese non si scompone: “Una volta alla settimana saltano fuori acquirenti per quell’aeroporto...”.


Intanto Vitali parla di “trattative reali” con potenziali investitori al Fellini, il cui gestore e’ stato appena rimpinguato con nuovi soldi pubblici, anche se si lamenta dei documenti riservati sui creditori di Aeradria pubblicati in questi giorni.


Ieri ha dato il via libera ai fondi al Fellini la Camera di commercio (tre milioni stanziati insieme con la Fiera), che si affianca al prestito prededucibile del Comune e della Provincia da 2,26 milioni di euro. L’ente provinciale ha approvato ieri sera senza voti contrari (astenuta la Lega, usciti dall’aula Pdl e gruppo misto) la sua quota pari a 1,53 milioni: “E’ l’atto piu’ importante che abbiamo votato in questa legislatura”, rimarca il presidente della Provincia. Ora, di pari passo alle nuove iniezioni di fondi pubblici, con il piano Passera sugli aeroporti che ha incluso Rimini tra i 31 scali di interesse nazionale e il miglioramento dei rapporti con San Marino, secondo la Provincia sulle trattative con possibili investitori “si puo’ accelerare”.

 

Vitali è però furioso per la fuga di notizie sui debiti della società di gestione di Miramare, sempre in bilico tra manovre anti-crac, ed è pronto ad andare in Procura per tutelarsi contro gli spioni che passano alla stampa i dati sensibili sui conti di Aeradria ostacolandone il risanamento e la privatizzazione

Per ora un reato preciso non è stato ufficialmente individuato: “Stiamo verificando coi nostri uffici- dice il presidente della Provincia ai giornalisti convocati oggi in corso d’Augusto - un esposto in procura. C’e’ un intralcio al servizio che offriamo e alle trattative che abbiamo in piedi in tribunale e coi privati, c’e’ qualcuno che ci turba”. Si’, perche’ l’aeroporto “e’ ormai la nostra vera ‘banca’, porta denaro fresco e aiuta l’economia. Noi vogliamo una privatizzazione vera dell’aeroporto: questo sottobosco di allarmismo e questo terrorismo, ci dicono che evidentemente qualcuno non e’ d’accordo e che sta pensando bene di fare del male a tutti”.

In questi giorni sono stati pubblicati gli elenchi dei creditori del Fellini aspettative di rimborso incluse, si sono fatti nomi e cognomi senza trascurare i decimali, si sono azzardati scenari e previsioni.
In vista della presentazione in tribunale del piano di concordato di continuita’ entro il 28 febbraio (in giugno il responso), per Vitali tutto questo e’ inaccettabile: “E’ gravissimo che sia uscita una lista con i nomi, noi abbiamo portato la delibera in Consiglio con gli omissis. Qui si butta immondizia su atti vagliati e rivagliati. C’e’ un percorso avviato col tribunale, noi dobbiamo rendere credibili le cifre che abbiamo e cercheremo di avere il massimo delle risorse a disposizione, poi decideranno giudici e creditori”.