Rimini, 28 febbraio 2013 - Donne e uomini che si fanno fotografare nudi solo per il gusto di farlo. Casalinghe, studentesse, ragionieri, gente comune, rigorosamente anonima, che si mette in gioco senza veli per gli scatti di un noto fotografo riminese, Nicola De Luigi.

Dall’altra una trentina di ragazze che ‘risponde’ montando un set in piazza Cavour all’insegna della sobrietà. La città si spacca in due, per due diverse iniziative fotografiche. I più ‘chiaccherati’ sono sicuramente i primi. Il progetto è senza scopo di lucro, si chiama "NicHoTina" ed è un blog virtuale che in soli 4 mesi ha già registrato migliaia di followers da tutto il mondo. Inclusi Stati Uniti e Giappone. Nudi integrali, messe a fuoco con particolari che mostrano parti del corpo femminile e maschile a cui non servono didascalie.

Le foto di De Luigi hanno mobilitato decine di cittadini, tentati dall’idea di potersi sentire sexy per cinque minuti. Per divertimento, curiosità e ‘trasgressione’. Ma, se da una parte i commenti di migliaia di fans del blog sono entusiastici, dall’altro c’è chi prende le distanze. E’ un gruppo di giovani riminesi che vista ‘Nicothina’, ha deciso di usare quella stessa idea per dare il messaggio contrario. E dove lo slogan del blog è “ragazze con i piedi per terra”.

“Nasce in risposta a un’immagine della donna nella quale noi non ci riconosciamo — dicono le portavoci, dal nickname Veronique Et Charlotte — l’ennesima etichetta della ragazza immagine-oggetto. Il fotografo ha definito gli scatti ‘un’altra bella faccia della nostra Rimini’. Ma noi in quel ‘nostra’ non ci ritroviamo per niente, perchè non è necessario spogliarsi per dare valore a un’immagine. C’è anche una città diversa che ha voglia di mostrare altro. Una Rimini che dice basta alla mercificazione della donna”.

Il progetto fotografico, parallelo a De Luigi, è in programma per martedì, in piazza Cavour. Alle 18 verrà allestito un set fotografico per ritrarre giovani e meno giovani a piedi nudi. Con i piedi per terra, appunto. E come il blog di De Luigi, anche questo sta esplodendo in rete. In soli due giorni, le ‘seguaci’ sono già una cinquantina.

“Questa iniziativa non vuole andare contro a nessuno. Ognuno è libero di esprimersi come vuole. Ma vogliamo far sapere che esiste anche un altro punto di vista. A Rimini le belle donne sono anche altro”.

Rita Celli