Santarcangelo (Rimini), 20 marzo 2013 - Hanno lavorato di giorno e di notte, da sabato a lunedì mattina. Ne è valsa la pena. Tutto il mondo ieri ha ammirato le vesti sacre confezionate per Papa Francesco. "Alla faccia di chi, in questi giorni, andava dicendo che avrebbe realizzato i paramenti per il nuovo Pontefice", sorride, con un pizzico d’orgoglio, Filippo Sorcinelli, il titolare della Lavs di Santarcangelo.


La sartoria di abiti sacri, che aveva già realizzato numerose vesti per Benedetto XVI, ha confezionato la casula (la veste decorata sopra l’abito bianco) indossata ieri da Papa Francesco per la messa d’inizio pontificato.

"Non abbiamo voluto dirlo prima perché non ci sembrava opportuno — continua Sorcinelli — al contrario delle persone che, da giorni, si sono presentate anche alla stampa come i fornitori ufficiali della Santa Sede. Una carica questa che non esiste nell’ordinamento del Vaticano". La verità è invece che sempre più spesso la Santa Sede (così come vari cardinali, a partire da Bagnasco) si affidano alla Lavs per paramenti e vesti sacre. Lo stesso è avvenuto alla vigilia della messa di inizio pontificato di Francesco.


"Monsignor Guido Marini, il cerimoniere del Vaticano, ci ha contattato venerdì mattina. Venite subito, sarete voi a realizzare la casula di Papa Francesco. Il pomeriggio eravamo a Roma. Abbiamo dovuto vedere la mitra (il copricapo) che avrebbe indossato il Papa, per poi realizzare una causa coordinata ad essa, e le dalmatiche riservate ai religiosi che lo avrebbero assistito a messa". In quell’occasione Sorcinelli e i suoi collaboratori hanno avuto così l’occasione di fare la conoscenza di Papa Francesco.

Venerdì notte sono tornati a Santarcangelo, e sabato si sono messi da subito al lavoro. "Io, Marcello, Marco, Mascia, Simona e Claudia abbiamo lavorato ininterrottamente per due giorni, per un totale di 150 ore. Lunedì pomeriggio siamo andati a Roma per consegnare casula e dalmatiche". Il risultato è quello che tutti hanno potuto ammirare ieri: la veste di seta bianca, i quattro agrimani, i dodici fiocchi alla stola a ricordare la successione apostolica. "Ci auguriamo sia soltanto l’inizio di una lunga collaborazione con il nuovo Papa, a cui auguriamo un lungo e sereno pontificato".
 

Manuel Spadazzi