Rimini, 2 aprile 2013 - PREVISIONI sballate, allerta meteo della Protezione civile, milioni di danni per le migliaia di disdette e i mancati arrivi. La Riviera insorge contro i i metereologi. Albergatori, commercianti, esercenti e ristoratori imbufaliti. L’assessore al Turismo Fabio Galli conferma «la mazzata all’economia turistica causata dalle previsioni errate, ripetute in alcuni siti fino a ieri: indicavano pioggia e temporali nonostante splendesse il sole». Galli conferma «Pasqua sottotono, con 300-350 alberghi in provincia pieni in media al 50 per cento».

 

In vista dei prossimi ponti del 25 aprile e 1° maggio, Galli chiede l’intervento della Regione e invita «una maggiore serietà, professionalità e cautela da chi fa previsioni meteo». Risposta in tempo reale su Facebook dell’assessore regionale al Turismo Maurizio Melucci: «Questa mattina c’è il sole. Pasqua giornata accettabile: sole e nuvole. Quello che gli esperti di meteo chiamano condizioni di variabilità. Peccato che nei giorni scorsi le previsioni erano di pioggia continua. Qualche equilibrio in più sarebbe utile».

 

«QUALCHE CLIENTE ha trovato il sole — racconta Gianluca Ermeti dell’hotel i-Suite — ha scattato una foto e l’ha messa su Facebook. Scrivendoci ‘Alla faccia di...’ col nome di un noto sito meteo. Già avevamo poche prenotazioni, le previsioni sbagliate hanno causato tante disdette». «Ho parlato con amici commercianti e ristoratori — attacca Gianni Indino, presidente provinciale di Confcommercio — e tutti concordano che con previsioni meno sbilanciate al pessimismo avremmo avuta molta più gente, visto che il tempo è stato complessivamente più che buono. Tanti hanno disdetto le prenotazioni, dicendo ‘cosa ci andiamo a fare al mare sotto la pioggia?’. Credo che per il futuro serva maggiore attenzione da parte di chi si occupa di previsioni. Non credevo che al giorno d’oggi si potessero fare errori così macroscopici a breve scadenza».

 

«Avevamo i soliti clienti abituali di Pasqua — spiega Carla Raffaelli dell’hotel Ancora —. Ma su 60 prenotati, ne sono arrivati 45, grazie alle previsioni sbagliate. Soprattutto, quasi nessuno è capitato per caso». «Già la Pasqua cadeva bassa — aggiunge Maurizio De Luigi, hotel Bellariva —. Le previsioni catastrofiche e terroristiche sono state la spinta finale per convincere la gente a restare a casa. Stupisce, vista la precisione che dovrebbero avere oggi nel meteo, con le tecnologie a disposizione. Inviterei per il futuro la gente a non fidarsi più di tanto». Insomma, «una Pasqua turisticamente da dimenticare, con riempimento dell’albergo inferiore al 50 per cento».

 

PROBLEMA dell’intera riviera, a sentire anche l’assessore Galli, che ha monitorato le associazioni albergatori della provincia. «Tra meteo sbagliato e crisi riempiti solo a metà i pochi hotel aperti», dice Bruno Bianchini, presidente dell’Aia Riccione. Stesso disco da Fausto Tonti (presidente Ristobar): «Dovremmo fare causa a certi meterologi». Di un vero «sabotaggio meteo» parla Alba Pellegrini, hotel Luxor e presidente Aia Palas: «E’ andata già bene dopo 20 giorni di bombardamento mediatico». «Danneggiata la nostra economia — sibilia Patrizia Rinaldis, presidente Aia Rimini —. Serve più professionalità e responsabilità. In questo momento, le 11 di lunedì di Pasquetta, fuori c’è il sole e certi siti indicano ancora pioggia».

di MARIO GRADARA